
Passeggeri confusi, amareggiati, in alcuni casi arrabbiati. Dopo giorni di ritardi e disservizi a causa delle difficoltà in cui si dibatte la compagnia catanese, con lo stop dei voli deciso dai vertici di Windjet a partire dalla scorsa mezzanotte, in tutti gli scali italiani, la situazione è precipitata e i turisti si rivolgono, preoccupati e spazientiti, ai banchi di altre compagnie per avere informazioni e cercare il primo volo utile per essere riprotetti. ‘Non sappiamo cosa dobbiamo fare – afferma un viaggiatore siciliano, diretto, con moglie e bambini, a Catania, con il volo Windjet soppresso delle 13.50 – abbiamo saputo nella tarda serata di ieri che c’era il fermo totale. Siamo venuti stamattina in aeroporto e ci siamo rivolti ai banchi Alitalia: grazie alla compagnia di bandiera potremo ripartire stasera. Come siciliano sono molto dispiaciuto per lo stop della WindJet: ho sempre volato con questa compagnia e non avevo mai avuto problemi". Gli fa eco un altro: "Stiamo cercando un’alternativa con un’altra compagnia e intanto rischiamo di perdere un giorno di vacanza in Sicilia. Perch‚ dobbiamo pagare poi un supplemento?’. Proprio il supplemento chiesto ai passeggeri Windjet per la riprotezione sui voli di altre compagnie aeree e’ al centro delle polemiche, non solo dei viaggiatori ma anche delle associazioni dei consumatori. Il Codacons, per esempio, sta studiando la possibilità di una class action da parte dei viaggiatori che in questi giorni hanno subito la cancellazione del volo o pesanti ritardi e infinite attese presso gli aeroporti. ‘L’unica strada percorribile e davvero efficace è quella di una azione risarcitoria collettiva", dice il presidente del Codacons, l’avvocato Carlo Rienzi, il quale annuncia che si rivolgerà alla Procura di Roma, contestando il reato di truffa ad alcune compagnie per il rincaro delle tariffe nell’attuare la riprotezione dei passeggeri. L’associazione dei consumatori ha quantificato in 80-120 euro il supplemento che molti si troveranno a pagare. Molto piu’ caro rischia di costare il rientro agli italiani che sono all’estero. All’imprenditore pugliese Antonio De Bari, residente a Massa Carrara, il fallimento della Windjet costa duecentocinquanta euro a persona. Questa e’ la cifra che ha dovuto sborsare per far rientrare in Italia moglie, suocera e due figlie (una di un anno e l’altra di quattro) da una vacanza a Mosca. Il ‘supplemento’ insomma, e’ di oltre 1.200 euro, per un pacchetto Wind Jet che l’uomo aveva pagato in tutto 608 euro, ‘prenotando in anticipo proprio per risparmiare". Adusbef e Federconsumatori parlano di ‘riprotezione scandalosa’.
‘In questo modo l’immagine dell’Italia all’estero subisce un danno irreparabile", lamenta Fortunato Giovannoni, presidente della Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio aderente a Confcommercio, che aggiunge: ‘Bisogna far funzionare il Fondo di garanzia, che esiste, e che viene alimentato dalle assicurazioni. Al momento questo Fondo, che dipende dal Dipartimento del Turismo, è attivo solo nel caso di rientri dall’estero di cittadini che hanno acquistato biglietti di compagnie in grandi difficoltà ma non si capisce come viene gestito, i criteri sono ogni volta diversi: secondo me dovrebbe essere gestito dai privati e doveva essere attivato anche in questo caso". In effetti negli aeroporti, in attesa di imbarco, sono tanti anche gli stranieri. Sono circa 200, per esempio, i passeggeri israeliani, per lo piú turisti, che hanno trascorso una settimana di vacanza in Italia e che stavano tornando a Tel Aviv con un volo charter della compagnia siciliana, l’IV 6982, cancellato alle 23 di ieri. Hanno bivaccato e dormito, la scorsa notte in aerostazione, e riusciranno a partire nel tardo pomeriggio di oggi grazie ad un volo allestito ad hoc dalla compagnia Mistral. Ma il presidente di Assotravel, Associazione delle agenzie di viaggio aderente a Confindustria, Andrea Giannetti, andando contro corrente, mette in guardia: ‘Pensare che un compagnia riprotegga i passeggeri a costo zero è praticamente impossibile. E’ certamente una situazione imbarazzante che costerà ai passeggeri qualcosa, soprattutto in questo periodo dell’anno, ma quando mai questo non accade quando c’è‚ un fallimento?’. Il neo presidente di Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione che riunisce i tour operator, Nardo Filippetti, attacca invece il Dipartimento del Turismo, che accusa di ‘assoluta indifferenza’, così come le altre istituzioni competenti, e ritiene indifferibile l’istituzione di un Fondo di garanzia. Dal canto loro le compagnie aeree assicurano di lavorare al massimo per riportare i passeggeri Windjet a destinazione: a partire da oggi e fino a quando sarà necessario, Alitalia effettuera’ 20 voli speciali al giorno sulla Sicilia; già ieri ne aveva allestiti 8, 4 nazionali e 4 internazionali. Easyjet assicura ai passeggeri con biglietti Windjet tariffe fisse o agevolata per volare da oggi fino a venerdí 17 agosto incluso. Anche Blue Panorama ha annunciato iniziative ad hoc per gli sfortunati passeggeri coinvolti dal crac Windjet.