Le tendenze del mercato internazionale fanno supporre che ci siano le condizioni per un aumento dei prezzi nei prossimi giorni nell’ordine di 1,5 centesimi al litro. Lo afferma Luca Squeri, presidente nazionale di Figisc-Confcommercio.
La quotazione del greggio – anche con i dati di ieri – è aumentata significativamente, attestandosi sui 93 euro/barile. L’andamento del greggio ha trovato conferma nelle dinamiche dei prodotti raffinati: le chiusure del mercato internazionale dei prodotti finiti Platt’s di questa settimana hanno fatto registrare un incremento di 3,9 eurocent/litro per la benzina e di circa 4,5 per il gasolio. I prezzi interni – sottolinea Squeri – sono aumentati da venerdì scorso di 0,020 euro/litro per la benzina e di 0,013 euro/litro per il gasolio. In un mese esatto (dal 10 luglio) il greggio è aumentato di 9,8 centesimi/litro, i prodotti finiti sono au-mentati sul mercato internazionale di 8,1 (benzina) e di 8,8 (gasolio) centesimi/litro, mentre i prezzi interni (senza considerare i maxi sconti dei week end) sono aumentati in misura minore, cioè di circa 5,7 centesimi/litro per la benzina e 6,3 per il gasolio.
"Le tendenze del mercato internazionale fanno ragionevolmente supporre che, tranne variazioni in più od in meno molto accentuate in data odierna, ci siano le condizioni – afferma – per un aumento dei prezzi nei prossimi giorni nell’ordine di 1,5 eurocent/litro, mentre si replicano da domani gli sconti, giunti ormai al nono week end".
