Mediaset – Pm: paradisi fiscali, società di comodo, costi gonfiati

"Una storia di paradisi fiscali, società di comodo, prezzi dei diritti tv gonfiati al fine di creare fondi neri, lettere di garanzia false". Dalle 9.45 di questa mattina il pm Fabio De Pasquale sta pronunciando la requisitoria del processo Mediaset alla fine della quale nel pomeriggio chiederà la condanna degli imputati tra i quali ci sono l’ex premier Silvio Berlusconi, il presidente del gruppo Fedele Confalonieri e l’uomo d’affari Frank Agama secondo l’accusa finto intermediario e del quale lo stesso Berlusconi sarebbe stato il socio occulto.

"Le società del comparto riservato erano nella disponibilità di Silvio Berlusconi persona fisica" dice il magistrato per superare il fatto che negli anni al centro del processo, Berlusconi, essendo entrato in politica, non avesse più incarichi formali e firme sui bilanci. Una tesi che il gup del procedimento fratello Mediatrade prima e la Cassazione poi hanno bocciato assolvendo il fondatore del gruppo.

"La consulenza di Kpmg, primaria società di revisione è metà della sentenza – secondo il pm – nessuno può inficiare le conclusioni, le catene di vendita erano artificiali, i passaggi commerciali assurdi, ogni diritto veniva ceduto tre volte".