Anaao Assomed proclama stato agitazione contro ‘morte’ SSN

Grido d’allarme dell’Anaao Assomed contro ‘la morte annunciata della Sanità Pubblica’. Il SSN, ‘stretto tra definanziamento e spending review e paralizzato da conflitti istituzionali, fino al blocco della distribuzione alle Regioni del Fondo Sanitario 2012 – sottolinea il sindacato dei medici e dei dirigenti ospedalieri – appare sempre meno in grado di garantire la propria sostenibilita’ economica, la esigibilità dei diritti costituzionali di tutti i cittadini ed il miglioramento delle condizioni professionali di Medici e dirigenti sanitari’. La Segreteria segnala in particolare:’lo stallo in cui versa il ddl sul ‘governo clinico’, ostaggio di un inaccettabile conflitto tra Regioni e Parlamento che vanifica i sia pur timidi miglioramenti organizzativi; l’assenza di proposte sulle sorti della libera professione intramoenia allargata, in scadenza al 30/06/2012, caduta nel dimenticatoio e nella indifferenza generale; l’avanzata di tavoli tecnici a sostegno dell’incremento delle competenze delle professioni sanitarie, in una logica antagonistica rispetto ai tradizionali ambiti della professione medica, e della espansione della Universita’ in ambito assistenziale’. Ma anche ‘il peggioramento delle condizioni del lavoro dei medici e dirigenti sanitari, sempre piu’ gravose e rischiose; l’abuso persistente di contratti atipici, non coerenti con la attivita’ assistenziale; il prolungato, assoluto e diffuso blocco del turnover che sta portando al collasso molti Servizi sanitari regionali; lo scippo delle risorse economiche della contrattazione aziendale, attraverso interpretazioni di comodo delle leggi; un taglio drastico e strumentale delle strutture complesse e semplici, e quindi delle possibilita’ di carriera; la progressiva caduta di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario, particolarmente accentuata nelle Regioni sottoposte a piano di rientro; la scure che, nell’ambito della spending review, si prepara a calare ancora una volta sulla sanita”.
Per questo il sindacato annuncia che chiedera’ al proprio Consiglio Nazionale convocato il 23 maggio la dichiarazione dello stato di agitazione ed il mandato a concordare con le altre organizzazioni sindacali Mediche e della dirigenza sanitaria una iniziativa entro l’estate per richiamare Governo e Regioni alla urgenza di interventi che diano risposta ai bisogni dei cittadini ed al malessere dei professionisti.