Sono 1,434 milioni le immatricolazioni di auto nuove previste dal centro studi di Unrae per il 2012. Un dato del 27 per cento inferiore al 2010, un anno già ricordato per un minimo decennale di vendite. Particolarmente basse le previsioni relative alle vendite alle famiglie. "La previsione della domanda – spiega Romano Valente, direttore generale dell’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia – è condizionata dall’accresciuta imposizione diretta (Iva, Ipt, imposte sulla RCAuto e Superbollo) e dall’aumento del prezzo dei carburanti con il conseguente aumento dei costi di gestione dell’auto. Inoltre, le annunciate disposizioni in materia fiscale e lo scenario economico di recessione per il 2012 continueranno a tenere depressa la propensione all’acquisto di auto nuove. Un livello di mercato di questo tipo – prosegue Valente – rappresenta una flessione del 18 per cento rispetto allo scorso anno e addirittura del 27 per cento rispetto al 2010, che fu il primo degli anni 2000 al di sotto dei 2 milioni.
Con la riduzione della mobilita’, il probabile aumento delle alienazioni di vetture e la conseguente diminuzione del parco circolante, il 2012 potrebbe essere ricordato come il primo anno, dopo l’inizio della diffusione di massa dell’auto, in cui assisteremo ad un processo di demotorizzazione". Le vendite alle famiglie saranno le piu’ colpite. La crisi economica e la conseguente riduzione sostanziale del risparmio e del reddito disponibile, infatti, determineranno una flessione dei consumi interni e, in particolare, degli acquisti di autovetture. Il centro studi Unrae stima per la fine dell’anno un volume di immatricolazioni a privati di poco superiore a 900 mila unita’ e una quota vicina al 63 per cento".
