L’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, prende il posto del suo predecessore, Dionigi Tettamanzi, alla presidenza dell’Istituto Giuseppe Toniolo, ente che controlla, tra l’altro, il Policlinico Gemelli di Roma e l’Università Cattolica. Il comitato permanente del Toniolo, si legge in una nota, si è infatti riunito stamane a Milano in sessione ordinaria ha accolto le dimissione di Tettamanzi che era stato eletto presidente nell’ottobre 2003. Secondo il comunicato "è stato lo stesso cardinale a motivare la decisione che anticipa nei fatti la scadenza naturale del mandato prevista per il dicembre 2012" e a proporre la candidatura di Scola "anche in considerazione del suo profilo umano, accademico, culturale e spirituale".
Scola, assente all’incontro, era già stato cooptato quale membro effettivo del comitato nella precedente sessione e Tettamanzi, accogliendo una esplicita richiesta di Scola, "ha accettato di continuare a far parte del comitato permanente, desiderando con ciò concorrere al realizzarsi di una concreta e visibile continuità, in quello spirito di serenità e di concordia che contraddistingue la vita interna dell`organismo e che in particolare corrisponde al bene superiore della Chiesa, al cui servizio l’Istituto Toniolo da sempre si pone".
I presenti all’incontro hanno allora "condiviso le proposte avanzate dal cardinale presidente e hanno eletto per acclamazione il cardinale Angelo Scola a succedergli, non senza aver esplicitamente espresso al presidente uscente la gratitudine più convinta e l’ammirazione motivata per l’opera di risanamento e di rilancio delle iniziative rivolte ai giovani, che egli in questi anni ha promosso, sempre cercando il massimo della convergenza e l’interesse unico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, così legata alla Santa Sede, al ministero e alla persona del Papa, e alla comunione delle Chiese che sono in Italia". L’avvicendamento concreto avverrà secondo le scadenze già individuate e relative alla gestione interna all’Istituto.
Alcune settimane fa Il Fatto Quotidiano aveva pubblicato delle lettere riservate nelle quali proprio la presidenza era oggetto di un contrasto tra il segretario di Stato del Vaticano, Tarcisio Bertone e Tettamanzi.
