Marco Biagi. Pisapia: Ucciso barbaramente da chi voleva impedire ogni discussione sul tema del lavoro

“La morte di Marco Biagi ha segnato profondamente le nostre coscienze ed è ancora una ferita aperta per l’Italia democratica. Biagi è stato barbaramente ucciso esattamente dieci anni fa da chi con la violenza terroristica voleva impedire ogni discussione su un tema fondamentale come quello del lavoro. Milano continuerà a ricordare la sua figura attraverso il nuovo ‘Premio Marco Biagi’. Si tratta di riconoscimento biennale rivolto a giovani under 35 che si distinguono per studi sulle politiche e sul diritto del lavoro. Sono convinto che il professor Biagi avrebbe apprezzato la scelta di puntare sui nostri talenti che dedicano il loro percorso di studi al rilancio occupazionale e del mercato del lavoro”.

Con queste parole il Sindaco di Milano ricorda Marco Biagi, nel decennale del suo assassinio.

“A dieci anni dalla morte di Marco Biagi – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani – è importante ricordare come quell’evento tragico ferì profondamente la vita civile del nostro Paese. L’omicidio del giuslavorista bolognese da parte delle nuove BR fu un duro colpo per il diritto alla libertà di pensiero e di azione che deve essere garantita, sempre e in ogni momento storico, ai cittadini di un Paese democratico. Gli importanti temi del lavoro di cui Marco Biagi era studioso ed esperto – ha continuato l’assessore – ancora una volta, proprio in questi giorni sono al centro del dibattito politico e sindacale, e, visto il delicato momento economico, sono oggetto di attenzione e talora preoccupazione per le lavoratrici e i lavoratori italiani. Credo che il Paese debba dare prova di maturità, cercando l’accordo tra tutte le parti, nell’affrontare la riforma del lavoro. Negli ultimi anni della sua vita Biagi portò un significativo contributo anche al Comune di Milano, che a quei tempi era impegnato in un contrastato tentativo di mediazione tra i sindacati e le imprese per la liberalizzazione del mercato del lavoro. “Quel 19 marzo del 2002 non lo dimenticherò mai: fui molto toccata dall’omicidio di Marco Biagi: all’epoca – ha ricordato Cristina Tajani – ero una studentessa universitaria e stavo preparando la mia tesi dedicata proprio ai temi del lavoro. Dopo la laurea e il dottorato in scienze del lavoro ho continuato a fare ricerca su questioni relative all’economia e alla sociologia del lavoro con docenti che furono molto vicini alla figura di Biagi”.