La Messina di Cateno & Federico: qualsiasi tipo di fallimento ha bisogno della sua claque

Qualsiasi tipo di fallimento ha bisogno della sua claque. Bambini venite parvulos, c’è un applauso da fare al Bau Bau, si avvicina sorridendo, l’arrotino col suo Know-How, venuto a prendere perline e a regalare crack…
(Francesco De Gregori)

Messina è nelle mani di piccoli politici che cercano di non far incazzare il Sistema; nelle trame di oscuri personaggi di quarta fila che senza arte né parte recitano un copione scritto da altri. Tutti gridano viva la riqualificazione urbana, il progresso tecnologico e industriale ma con quali conoscenze o risultati? A dimostrare la loro mediocrità sono le strade, i marciapiedi, il verde pubblico, l’acqua che va e viene, la spazzatura che, diversamente da quanto racconta il Palazzo, non manca mai agli angoli delle strade. E poi le proteste continue, le risse per gestire le case popolari, le società che ci costano dannatamente tanto: invece di una rinascita ci hanno regalato una soap opera! Nel rituale della gestione della città neppure Cateno De Luca riesce a essere originale: battute scontate. E poi basta con questa sua storia… ha rotto le pallottole anche ai cagnolini del suo esercito. Ma l’etica del buon padre di famiglia, dov’è?

P.S. Detto tra noi: chissenefrega che quelli di Messinaservizi (bene loro & affari in corso) abbiano lavorato per preparare la città al Natale (Alberi, decorazioni e composizioni floreali) … i cittadini pagano la tari affinché la città sia senza la spazzatura per le strade e all’interno dei cimiteri.