Nedelin e Stelmach vincono la Maratona di Pisa, Epis e Gaulandeau la 21k

Maratona di Pisa 2025 | © Roberto Del Bianco

Dopo i 42,195 km tra i più iconici del calendario podistico italiano, il traguardo in Piazza dei Miracoli, impreziosito dalla magnetica Torre Pendente, è tutto per Dmitriy Nedelin e Dominika Stelmach. Sono loro il re e la regina della XXVI Maratona di Pisa, l’ultima 42k dell’anno, come da tradizione accompagnata dalla Pisanina Mezza Maratona e dalla Christmas Run (6,5 km).

Maratona di Pisa 2025 | © Roberto Del Bianco

L’atmosfera natalizia di una Pisa vestita a festa, scaldata da un mite solstizio d’inverno, è stata resa ancora più magica dall’energia degli oltre 4mila runner, provenienti da 20 Paesi, che hanno scelto di non mancare allo storico appuntamento. Con 2h12’28” Nedelin ha abbattuto il record maschile della manifestazione, che resisteva da ben 10 anni grazie al 2h15’23” di Youssef Sbaai. La sua è stata una gara sempre al comando, durante la quale ha incrementato gradualmente il proprio distacco fino a imporsi di circa 7 minuti su Mohamed Chaaboud (2h19’23”). Fino al 21° km l’atleta marocchino ha corso fianco a fianco del polacco Adam Głogowski (Uks Ekonomik, 2h21’18”), per poi straccarsi verso l’argento. Tra le donne, dominio della Polonia con la Stelmach (Rk Athletics, 2h38’26”) costantemente alla guida e Katarzyna Pobłocka-Głogowska (2h49’30”), che ha chiuso in terza posizione dopo l’inserimento dal 10° km dell’inglese Karima Harris (2h48’30”).

“Nella Maratona di Valencia non sono riuscito a partire bene, per cui mi sono prefissato l’obiettivo di venire a vincere a Pisa – ha dichiarato NedelinVolevo battere allo stesso modo il mio record personale e, anche se non ce l’ho fatta per il vento nell’ultimo chilometro lungo il fiume, sono molto soddisfatto”.

“Ho affrontato la prima parte benissimo – ha raccontato StelmachSperavo di correre tre minuti sotto al mio tempo, per battere il record della gara siglato nel 2022, ma il vento mi ha ostacolata. Sono comunque felice di aver vinto in questa bellissima città, dove spero di tornare”.

Il tracciato, veloce e filante, certificato AIMS-World Athletics e Fidal, ha preso il via di fronte a Piazza Manin, in prossimità del Duomo. In seguito ai primi km tra viali alberati, i podisti hanno attraversato il Parco Naturale di San Rossore per giungere al mare. Sul rientro hanno costeggiato l’Arno fino al traguardo in Piazza dei Miracoli, tagliato anche dall’ultracyclist romano Omar Di Felice, reduce da un 2025 intenso per il pesante infortunio sulle due ruote alla Maratona delle Dolomiti.

IL PODIO DELLA PISANINA

Nella Pisanina (21,097km), omologata Fidal, con un giro di boa al 13º km rispetto al percorso della maratona, una vittoria imponente per l’azzurra olimpica Giovanna Epis (C.S. Carabinieri), prima al traguardo con il tempo di 1h13’29”, staccando di netto Lucia Mitidieri (SSD Piano ma arriviamo, 1h17’55”) e Margherita Voliani (Atl. Libertas Unicusano, 1h19’06”). Tra gli uomini, il gradino più alto del podio parla francese con Matthieu Gaulandeau (1h07’46”): terzo al 10° km, è riuscito a risalire la testa della competizione scalzando il vincitore 2024 Marco Zanni (ASD Team Misano, 1h08’19”), secondo sulla finish line, e Leonce Bukuru (Atl. Castello, 01h08’34”), scalato al terzo posto dopo un avvio promettente.

 “Un bel test di efficienza, nonostante la stanchezza legata alle settimane di carico – ha dichiarato Giovanna EpisHo corso abbastanza bene, ora comincia la mia preparazione verso la maratona, con ulteriori tre mesi di carico, che affronterò a marzo a Barcellona. Prossima estate gli Europei a Birmingham: siamo una bella squadra perché le giovani si stanno dando molto da fare e poi con la maglia della Nazionale si corre sempre più forte”.

 “Avrei voluto bissare la vittoria – ha commentato Zannima sono comunque tornato per festeggiare un anno di grandi soddisfazioni proprio a Pisa, città che ha suggellato nel 2024 il mio ritorno al podio. Grazie alla famiglia e alla corsa sono ripartito dopo anni difficili, segnati dall’uso di sostanze stupefacenti e dalla depressione, con alle spalle un’adolescenza da promettente nella Nazionale giovanile. Il mio messaggio per tutti è quello di non mollare mai”.

 IL TEST EVENT DELLA NAZIONALE DI ULTRADISTANZE

Nella 42k, scelta come test event dalla Fidal, anche la Nazionale di ultradistanze, guidata dai coach Monica Casiraghi e Paolo Bravi. Migliore prestazione per Ilaria Bergaglio, detentrice del tricolore 50 km 2025 e 100 km 2023, che manca di pochissimo, nonostante la volata finale, il podio (2h49’34”). In top 10 anche Federica Moroni, tre volte campionessa italiana nella 100 km e quattro nella 50 km, e Daniela Valgimigli, così come nella mezza Sarah Giomi, la migliore nei 50 km 2024. Al via, inoltre, Dario Pietro Ferrante, campione in carica nella 100 km, e Matteo Zucchini.

Maratona di Pisa 2025 | © Roberto Del Bianco

IL TEAM PACER E GALILEO GALILEI

Menzione speciale per i 59 pacer che hanno raggiunto la città da tutto il mondo, coordinati da Federica Romano: tra loro, Stefano Sestaioni, per due anni consecutivi premiato come pacer più preciso nella maratona capitolina, Jaime Gutiérrez, unico spagnolo a quota 100 maratone con un tempo inferiore alle 3 ore, Angela Gargano, detentrice con 1135 gare del primato italiano per numero di maratone e ultra corse, e l’inglese Phil Jefferies, pacer di tante 42k estere che convive con il diabete.

Al collo dei finisher l’ambita medaglia, che, come la maglia ufficiale, ha voluto commemorare l’incredibile genio di un grande pisano, Galileo Galilei: la sua effige mentre scruta gli astri con una Torre Pendente trasformata in cannocchiale, ispirata al murales dello street artist Kobra, intende ricordare a tutti i runner di volgere sempre lo sguardo all’infinito per correre alla conquista dei propri sogni, anche quelli apparentemente impossibili.