Nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia, si è svolta la cerimonia di premiazione dell’ottava edizione del Premio Letterario Nazionale Maria Maddalena Morelli – Corilla Olimpica, appuntamento di rilievo nel panorama poetico italiano, dedicato alla valorizzazione sia delle voci affermate sia delle nuove generazioni.
Per la sezione scuole, il Premio Assoluto ex aequo è stato assegnato a Sofia Natale, di Ceranesi (Genova), studentessa della classe 4 AES del Liceo delle Scienze Umane “Piero Gobetti”, ex aequo con Ester Marseglia di Quarrata (Pistoia). Sofia Natale ha inoltre ottenuto il Primo Premio per le Scuole Superiori, distinguendosi per la maturità espressiva e la forza della sua scrittura poetica, già segnalata dal nostro sito di cultura online Genova Poesia.
Un riconoscimento significativo è stato conferito anche alla docente e poeta Daniela Malini e al Liceo “Piero Gobetti” di Genova, premiati con un Attestato di Merito per il valore del percorso didattico e per l’attenzione costante alla poesia come strumento di crescita culturale e umana. Oltre che, naturalmente, per aver incoraggiato e guidato la giovane Sofia verso l’importante successo di Pistoia.
Per la sezione adulti, i finalisti provenienti da tutta Italia sono stati Riccardo Barotti di Suvero (La Spezia), Marcello Tagliente e Valeria Tufariello di Roma. La commissione giudicatrice, presieduta da Matteo Mazzone, ha inoltre assegnato due segnalazioni di merito ai poeti Gregorio Marini di Pistoia e Alessandro Rogai di Firenze.
Nel corso della cerimonia è stato attribuito il Premio Speciale alla carriera a Milo De Angelis, una delle voci più autorevoli della poesia italiana contemporanea. Al termine dell’evento, De Angelis ha condiviso con Sofia Natale un momento di dialogo e una foto ricordo, simbolico incontro tra generazioni poetiche.
Il premio è intitolato a Maria Maddalena Morelli, nota come Corilla Olimpica, poetessa pistoiese del Settecento che nel 1771 entrò nell’Accademia dell’Arcadia e che nel 1778 fu incoronata poetessa laureata con l’assenso di papa Pio VI. Figura di grande rilievo culturale, Corilla Olimpica rappresenta ancora oggi un modello di libertà intellettuale e autorevolezza poetica al femminile.
Il risultato conseguito da Sofia Natale e dal Liceo Gobetti conferma il valore della poesia che nasce nelle scuole quando incontra docenti capaci di coltivarla con rigore, passione e visione.
Ecco Carpe diem, la poesia premiata
La poesia Carpe diem di Sofia Natale si muove con sorprendente maturità lungo il crinale tra esitazione e scelta. Il celebre motto oraziano non è qui un invito all’edonismo, ma una riflessione etica sul coraggio di vivere, sul rischio necessario dell’azione contro la paralisi del rimpianto. Il testo è costruito come un discorso ammonitore e insieme solidale, in cui la voce poetica riconosce la fragilità — la diffidenza pervade l’animo profondo —, ma invita a non consegnarsi alla rinuncia. Particolarmente efficace è la metafora della goccia che diventa parte di un tutto più grande: un’immagine semplice, ma densa, che trasforma l’individuale in responsabilità condivisa. Il lessico è controllato, mai enfatico; la sintassi fluida sostiene un pensiero coerente, che culmina nell’idea più alta della poesia: non sono le occasioni mancate a durare, ma gli attimi vissuti, capaci di farsi eterni nella memoria. È una poesia che dimostra consapevolezza del tempo e del limite, e proprio per questo sceglie la vita.
Carpe diem
Una salda reverenza alle perplessità,
la diffidenza pervade l’animo profondo:
si dissolve la rapida opportunità,
e il momento ideale svanisce in un secondo.
Nell’amabile frangente, non segui il cuore,
ed avvilito, rimpiangi un rimasuglio lontano.
Per esimerti dal fatale languore:
non aver timore di sfiorare la sua mano,
né di proferire amor che sia;
fai fluire la stilla, che non sarà vano,
perché la goccia tua, sarà anche la mia;
esprimi il tormento, l’ira, la pace e la gioia,
per tingere di colore una stanza vuota;
ma non lasciar che il sentimento muoia,
il rimorso perdura mentre la vita ruota.
Sai, imparerai per stoltezza,
che più ricordi custodisci o trattieni,
preserveranno la bellezza
di attimi, che divengono eterni.
