Al TeatroBasilica, dall’11 al 13 dicembre alle 21:00 e il 14 dicembre alle 16:30, va in scena Camera 701, nuovo lavoro di Elise Wilk, tradotto da Loredana Chircu. Sul palco, Federica D’Angelo, Giuseppe Lanino, Edoardo Barbone e Silvia Scuderi, guidati da Luca Mazzone nella regia e scenografia, ci conducono in un percorso intenso tra spazi intimi e tensioni personali, dove la scena diventa luogo di riflessione e scoperta. Lo spettacolo nasce da un progetto in collaborazione con PAV / Fabulamundi Playwriting Europe, che sostiene la drammaturgia contemporanea e la circolazione internazionale di nuovi testi teatrali.
Una camera d’albergo non possiede il calore di una casa: ci si sente soli, immersi nella propria esistenza scandita da amore, delusione, fallimento, paure. Una camera nella quale ci rifugiamo per una notte, che fa da scenario impersonale alle nostre solitudini. Così, quei mobili asettici assistono alle nostre vite avviluppatesi nel gorgo di una modernità che non addolcisce, né consola. Crepe e fallimenti, dolore e speranza, cinismo e desiderio, scandiscono gli imprevedibili incontri del caleidoscopio di personaggi ai bordi dell’esistenza, che animano i quadri del testo di Elise Wilk. Esistenze che provano a inviare messaggi in bottiglia nel tentativo di trovare ancore di salvezza in un altrove indefinito.
Camera 701 racconta per quadri la crisi dell’uomo e della donna contemporanei. Singoli e individui che rimangono stritolati negli schemi e negli stereotipi entro cui sono sempre più relegati. Il campo nel quale s’incontrano e si confrontano è quello dei sentimenti: l’amore, l’attrazione, l’odio, la paura. Sentimenti che attraversano le nostre vite e che spesso ne condizionano l’evoluzione. Otto schegge d’esistenza che potrebbero essere la nostra.
