Come si può parlare di vera autonomia per la Sicilia e i suoi comuni, e di primato della politica. Quello che accade è l’effetto collaterale della disuguaglianza globale

ℒ’𝑒𝓊𝓇𝑜 𝑒̀ 𝓈𝓉𝒶𝓉𝑜 𝓊𝓃 𝑒𝓈𝓅𝑒𝓇𝒾𝓂𝑒𝓃𝓉𝑜 𝓅𝑜𝓁𝒾𝓉𝒾𝒸𝑜 𝓂𝒶𝓈𝒸𝒽𝑒𝓇𝒶𝓉𝑜 𝒹𝒶 𝓅𝓇𝑜𝑔𝑒𝓉𝓉𝑜 𝑒𝒸𝑜𝓃𝑜𝓂𝒾𝒸𝑜. 𝒮𝑒𝓃𝓏𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝓋𝑒𝓇𝒶 𝓊𝓃𝒾𝑜𝓃𝑒 𝒻𝒾𝓈𝒸𝒶𝓁𝑒 𝑒 𝓈𝑒𝓃𝓏𝒶 𝓈𝑜𝓋𝓇𝒶𝓃𝒾𝓉𝒶̀ 𝓂𝑜𝓃𝑒𝓉𝒶𝓇𝒾𝒶 𝓃𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝒶𝓁𝑒, 𝒾 𝒫𝒶𝑒𝓈𝒾 𝓅𝑒𝓇𝒾𝒻𝑒𝓇𝒾𝒸𝒾 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝒸𝑜𝓃𝒹𝒶𝓃𝓃𝒶𝓉𝒾 𝒶 𝓊𝓃’𝒶𝓊𝓈𝓉𝑒𝓇𝒾𝓉𝒶̀ 𝓅𝑒𝓇𝓂𝒶𝓃𝑒𝓃𝓉𝑒.

– 𝒥𝑜𝓈𝑒𝓅𝒽 𝒮𝓉𝒾𝑔𝓁𝒾𝓉𝓏 (𝓅𝓇𝑒𝓂𝒾𝑜 𝒩𝑜𝒷𝑒𝓁 𝟸𝟶𝟶𝟷, 𝟸𝟶𝟷𝟼)

Leggendo l’editoriale su IMGPress, quel grido d’allarme sui “paladini” che promettono di “guarire le angosce” siciliane, ma finiscono per barattare poltrone e ignorare il dolore quotidiano, non si può fare a meno di pensare a certi eroi autoproclamati e i loro entourage.
Élite stantie, figure note pronte a unirsi al coro per un tozzo di potere, e abili nell’evocare falsi miti per mascherare un liberismo selettivo: meno Stato per i cittadini, più monopoli per i fedelissimi. E allora, da semplice cittadino, mi chiedo: c’è qualcuno che si pone la stessa domanda?
Come si può parlare di vera autonomia per la Sicilia e i suoi comuni, e di primato della politica, quando Trattati UE, Fiscal Compact, pareggio di bilancio in Costituzione e full recovery cost ci obbligano a finanziare ogni servizio al 100% con tariffe sui cittadini, privano i comuni di risorse reali, e senza risorse aggiuntive, che gli stessi vincoli rendono impossibili, e svuotano la politica di ogni sovranità monetaria e fiscale?
Lo scriveva già novant’anni fa John Maynard Keynes: “Le difficoltà attuali derivano dal fatto che i governi hanno rinunciato alla sovranità monetaria, ma continuano a promettere ciò che non possono più fare”. Non sarebbe ora di un dibattito serio sulla sovranità economica reale, invece di “pifferai magici” che incantano con promesse illusorie?
bilgiu