Coppa Cev, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 affronta il Vasas al Pala Gianni Asti

Domani, mercoledì 3 dicembre, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 gioca la partita che segna il suo esordio stagionale al Pala Gianni Asti di Torino. Si tratta del ritorno dei sedicesimi di finale della Coppa Cev, impegno che alle ore 20 la porterà in campo contro il Vasa Obuda Budapest.
Nella gara d’andata di giovedì scorso le ragazze di coach Negro si sono imposte 0-3, risultato che le mette in una posizione di vantaggio per il passaggio del turno: per accedere agli ottavi basterà aggiudicarsi due set, o alla peggio vincere il golden set di spareggio in caso di sconfitta per 0-3 o 1-3.
Chi fra Chieri e Budapest supererà il doppio confronto se la vedrà con la vincente del sedicesimo fra il Nancy e lo Sporting Lisbona. Nella gara d’andata le francesi hanno vinto 3-1.
A fare il punto alla vigilia della gara è l’opposto Elles Dambrink.

Elles, facciamo un passetto indietro e iniziamo dalla vittoria di domenica a Cervia.
«Penso che nel complesso abbiamo giocato una buona partita d’attacco, anche se nel primo set siamo stati un po’ troppo vicini. Sapevamo quanto fossero importanti questi punti per la nostra classifica e quindi, dopo aver dato un po’ più di gas, anche il nostro muro ha iniziato a funzionare meglio. Alla fine abbiamo conquistato tre punti pesanti a chiusura di una settimana impegnativa fatta di lunghi viaggi».
Ora Chieri ha due partita in casa, a cominciare da quella di domani a Torino contro il Vasas.
«Budapest è una squadra intelligente con una buona visione di gioco. Dobbiamo assicurarci di controllare i loro esterni e il loro opposto. Nella partita d’andata abbiamo fatto la differenza con buoni muri, dobbiamo continuare così!».
Parliamo anche un po’ di te. Come sta andando questa tua prima avventura in Italia, con Chieri?
«Sta andando bene. Il livello della competizione italiana qui è davvero alto. Lavoriamo duramente in allenamento per migliorare e prepararci al meglio contro le avversarie, per essere pronte ogni volta che ci sarà bisogno».