Milano, primo polo italiano dell’industria Life Sciences con 16 miliardi di giro d’affari e 1.500 imprese

Il settore globale delle Life Sciences – che include farmaceutica, biotecnologie e dispositivi medici – è tra i più dinamici e strategici al mondo.
Con 16 miliardi di euro di fatturato annuo, Milano concentra il 31,3% del valore nazionale (51 miliardi di euro) e il 74% del giro d’affari lombardo, confermandosi primo polo italiano dell’industria Life Sciences. La Lombardia, con 21,6 miliardi, genera il 42,3% del fatturato nazionale.
Nel capoluogo lombardo operano 1.462 imprese del settore, pari al 39,7% del totale lombardo e al 7,5% del dato nazionale, con 32.004 addetti, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente.
(Fonte: elaborazione Camera Arbitrale di Milano su dati Ufficio Studi Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Registro Imprese, 1° trim. 2025 vs 1° trim. 2024).

L’arbitrato come via efficace per le dispute nel settore
Le dimensioni economiche e la complessità tecnica del comparto spiegano l’aumento di controversie risolte tramite l’arbitrato, una scelta sempre più frequente rispetto ai procedimenti giudiziari ordinari.
“Il settore delle Life Sciences è uno dei più innovativi e dinamici dell’economia globale – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – e l’arbitrato si conferma lo strumento più adatto per gestirne la complessità. La natura internazionale dei contratti, l’elevato valore economico dei progetti e la necessità di tutelare informazioni sensibili richiedono soluzioni rapide, competenti e riservate. Con questa edizione della nostra Annual Conference intendiamo non solo promuovere il dialogo tra diritto, scienza e impresa e consolidare il ruolo di Milano come centro internazionale dell’arbitrato, ma anche offrire al sistema economico un nuovo servizio dedicato. Nasce oggi una task force incaricata di analizzare in profondità le esigenze specifiche del comparto e di garantire servizi specializzati di arbitrato e mediazione per la risoluzione delle controversie del settore”.

“Il comparto delle Life Sciences – ha dichiarato l’avv. Martina Lucenti, moderatrice e Chair dell’evento, Partner di Portolano Cavallo – studia, sviluppa, produce e commercializza prodotti e tecnologie che migliorano la salute e il benessere degli esseri viventi. È un settore ampio e diversificato, caratterizzato da una forte propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione e riveste un’importanza strategica per la collettività. La sua espansione, accelerata dalla pandemia, ha inevitabilmente generato un parallelo incremento delle controversie e del ricorso all’arbitrato e, più in generale, ai metodi alternativi di risoluzione delle dispute (ADR). È un settore strategico per l’economia e necessita di servizi anche legali dedicati.”

La sedicesima Annual Conference della Camera Arbitrale di Milano – 27 novembre 2025

L’edizione 2025, dedicata alle controversie nel settore Life Sciences e all’arbitrato, ha riunito a Milano il 27 novembre, 140 esperti di diritto, accademici, legali d’impresa e avvocati internazionali.

Durante i lavori, introdotti dall’avv. Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano e moderati dall’avv. Martina Lucenti, Partner dello Studio Legale Portolano Cavallo, i relatori hanno discusso dei confini dell’arbitrabilità nel settore Life Sciences e le potenzialità dell’ADR (Alternative Dispute Resolution- risoluzione alternativa delle controversie) nelle liti da responsabilità da prodotto e proprietà intellettuale.

Se in passato l’arbitrabilità di tali dispute era accolta con cautela, oggi l’ambito si è ampliato grazie all’evoluzione normativa e a un atteggiamento sempre più favorevole dei giudici statali nei confronti dell’arbitrato. Il confronto ha riguardato in particolare:

  • le controversie da responsabilità da prodotto, anche alla luce della nuova direttiva UE;
  • le dispute in materia di proprietà intellettuale e brevetti;
  • le best practice e gli errori da evitare nella gestione di arbitrati complessi in ambito scientifico.

Tra i temi più dibattuti, la quantificazione dei danni, elemento cruciale in ogni arbitrato del settore, che richiede un approccio su misura e competenze tecniche specifiche per garantire un lodo equilibrato e fondato.

Dati Camera Arbitrale di Milano – Life Sciences e ADR

Nel decennio 2015-2024 la Camera Arbitrale di Milano ha gestito 266 controversie nei settori farmaceutico, sanitario e chimico, pari al 4% del totale dei casi amministrati. Il valore complessivo dei casi supera i 2,3 miliardi di euro. Gli arbitrati nel comparto Life Sciences sono cresciuti del 25% rispetto a dieci anni fa, con una quota di casi internazionali pari al 13,6%.

Nel dettaglio: 13 procedure di riassegnazione dei nomi a dominio, 203 mediazioni e 50 arbitrati. Il valore delle liti trattate in mediazione è pari a 55 milioni di euro, mentre gli arbitrati hanno riguardato controversie per 2,245 miliardi di euro.  Sfruttamento di marchi e brevetti, violazione degli accordi di non concorrenza e problemi nella catena di distribuzione le tematiche più delicate.

Il tempo medio di un arbitrato CAM è di 13 mesi, che scende a 4,7 mesi con il procedimento semplificato (–8,5% rispetto all’anno precedente). La mediazione si conclude in circa 3 mesi.

Vantaggi per il settore Life Sciences
Arbitrato e mediazione offrono una cornice neutrale, riservata e flessibile, con tempi significativamente più rapidi rispetto alla giustizia ordinaria e la possibilità di affidarsi a professionisti con competenze specifiche.

Per un comparto che si fonda su innovazione, investimenti e tutela della proprietà intellettuale, poter contare su strumenti ADR specializzati, prevedibili nei tempi e nei costi e con decisioni esecutive a livello internazionale, rappresenta un vantaggio competitivo concreto.
Tre i principali benefici: competenza degli arbitri, efficienza procedurale e riservatezza, che protegge informazioni sensibili quali dati di ricerca, brevetti e strategie industriali.

Nasce in CAM una task force dedicata al settore Life Sciences 

CAM ha presentato un nuovo progetto dedicato al settore delle Life Sciences, con l’obiettivo di offrire servizi specializzati di mediazione e arbitrato per la risoluzione alternativa delle controversie. La task force coinvolgerà associazioni di categoria, avvocati e in-house counsels, approfondirà le esigenze specifiche del comparto e garantirà maggiore rapidità procedurale, competenza specifica nella gestione delle liti.