Padova – I poliziotti della Squadra mobile di Padova hanno eseguito due misure cautelari nei confronti di due ragazze che, secondo le indagini, sono responsabili di numerose aggressioni e furti nel centro cittadino e nell’area della stazione ferroviaria.
In particolare, per una delle principali responsabili il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale per i minorenni ha disposto la custodia cautelare in un istituto penitenziario minorile, mentre per l’altra il collocamento in comunità.
Insieme ad altre due compagne, una sedicenne e una tredicenne, avevano formato un gruppo che, nel corso dei mesi, ha preso di mira coetanee, spesso senza un reale movente, creando così un crescente allarme sociale.
Destinatarie del provvedimento sono, infatti, due sedicenni ritenute le più attive del gruppo e contraddistinte, secondo quanto emerso, da una marcata inclinazione antisociale e da una persistente incapacità di rispettare le regole.
Le quattro ragazze della banda erano già state sottoposte ad alcune misure di prevenzione, tra cui un Dacur (Divieto di accesso alle aree urbane) emesso dal Questore, che prevedeva il divieto di accesso per due anni alle principali infrastrutture di trasporto, comprese aree ferroviarie, aeroportuali e servizi pubblici urbani ed extraurbani.
Le indagini hanno raccolto una sequela di episodi in cui le quattro ragazze si sono rese protagoniste di atti di violenza gratuita nei confronti di coetanee, oltre che a persone vulnerabili, avvalendosi della forza intimidatoria del gruppo per compiere reati.
Atti di bullismo, rapine ai danni di ragazzine prese a schiaffi, tirate per i capelli, scaraventate a terra e prese a calci e ginocchiate, provocando lesioni anche gravissime.
In alcuni episodi il gruppo di baby criminali era arrivato anche a scontrarsi con i poliziotti per impedire l’arresto o l’identificazione di alcuni membri della banda.
