TORINO – La FIAT Torino City Marathon, a un giorno dal via, accende i riflettori su due storie che corrono nella stessa direzione: trasformare le difficoltà in slancio. Due percorsi diversi, una sola traiettoria: lo sport come motore che spinge avanti, sempre. Ayyoub El Bir e Antonio Puccio si racconteranno sabato 22 novembre, alle ore 11.30, al Marathon Village di Green Pea.
Ayyoub El Bir: la forza di andare oltre
Nato in Marocco nel 1998 e residente a None (TO), Ayyoub El Bir è un atleta abituato a confrontarsi con sfide impegnative. Ha iniziato come mezzofondista sui 1.500 m e nel 2023 ha vinto la mezza maratona di Torino, la sua prima vera gara sulla distanza: «Ne avevo corse altre, ma solo come allenamento alla pista».
Il 2025 avrebbe dovuto essere l’anno del debutto in maratona, proprio alla FIAT Torino City Marathon.
La diagnosi e la ripartenza
A maggio è arrivata la diagnosi di tumore, che lo ha costretto a una frenata improvvisa. Oggi Ayyoub è seguito all’Istituto di Candiolo dal professor Umberto Vitolo: «Sono stato fortunato a incontrarlo. Al di là delle terapie, mai una parola fuori posto, mai un accento negativo. Solo un invito a guardare avanti».
Nelle settimane in cui non è in programma la chemioterapia, cerca di correre sempre: pochi chilometri, ritmi leggeri, ma con un valore enorme: «Quando riesco a corricchiare per 5 chilometri sono l’uomo più felice del mondo».
Lo sport come compagno di viaggio
Per Ayyoub lo sport resta un punto fermo: «È il mio amico fidato, quello che non tradisce mai». La corsa e i lavori di forza gli permettono di mantenere muscolatura e lucidità mentale. La malattia la affronta come una gara: «Ha lo stesso gusto di sfida, anche se più difficile. Lo sport mi ha insegnato ad ascoltare il corpo. E ho imparato che il corpo fa quello che gli dice la mente. Per questo gli do sempre input positivi».
Obiettivi che restano vivi
Niente è stato messo da parte: «Non ho chiuso i miei obiettivi in un cassetto. Sono ancora lì. Lotto, guarisco e torno», racconta.
La forza delle relazioni
Determinante il sostegno di chi gli sta accanto. I datori di lavoro dell’azienda trentina Innova hanno continuato a credere in lui, tanto da offrirgli, dopo la diagnosi, un contratto a tempo indeterminato. E poi gli amici, in particolare Iliass Aouani. La sua stagione, costruita dopo una mancata convocazione olimpica, è stata un esempio: «Il suo trionfo all’Europeo e la conquista della medaglia di bronzo ai Mondiali di maratona mi hanno dato una forza incredibile. E mi sono subito ricordato di quello che mi ripete spesso: “Dai momenti negativi devi sempre far uscire cose positive”. È una frase che tengo stretta».
“La FIAT Torino City Run? Una spinta alla ricerca che vale più di una gara”
Per Ayyoub la stracittadina di quest’anno ha un significato speciale: «Quando vivi certe esperienze, capisci davvero quanto sia importante la ricerca. Oggi sono in cura presso l’Istituto di Candiolo, e ogni passo avanti nella scienza è un passo verso la vita. Per questo la FIAT Torino City Run è molto più di una corsa: è un gesto concreto, perché sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Il supporto di Santander e la partecipazione di chi corre fanno la differenza. Anche pochi chilometri aiutano tanti pazienti come me. Ed è qualcosa di enorme».
Antonio Puccio: il progetto che cambia tre vite (e tante altre)
Il dog trainer Antonio Puccio è il promotore di “Run For Assistance Dog”, il progetto che prevede l’addestramento di cani destinati a diventare compagni di vita per giovani con disabilità motorie o cognitive. Un percorso lungo e impegnativo, guidato da passione e dedizione quotidiana.
Fino a un anno fa Puccio non aveva mai corso: la maratona di Torino sarà la sua prima sulla distanza e servirà a raccogliere fondi per sostenere l’iniziativa. L’obiettivo è raggiungere 20.000 euro per finanziare l’addestramento dei due cuccioli Tor e Bolt; finora sono stati raccolti circa 9.000 euro.
Chiunque voglia contribuire può farlo tramite www.runforassistancedog.com o al link diretto GoFundMe.
