Messina – Domani, sabato 22 novembre, nel Salone degli Specchi della Città Metropolitana di Messina, dalle ore 10, si terrà il Convegno dal tema “Prevenzione tumore alla prostata: cosa sapere e cosa fare”.
Il Sindaco Federico Basile, l’Assessora alla Salute Alessandra Calafiore e il Vescovo ausiliare di Messina Cesare Di Pietro porteranno ai presenti il saluto istituzionale. Il dott. Antonio Iannello introdurrà l’evento, patrocinato dal Comune di Messina e dalla Città Metropolitana di Messina, e gli obiettivi dell’incontro. A seguire gli interventi della dott.ssa Maria Felicita Crupi, direttore amministrativo IRCCS Bonino-Pulejo, su “Importanza della prevenzione anche da un punto di vista di salute pubblica e gestione delle risorse”; del dott. Loris Cacciatore su “Incidenza, fattori di rischio, sopravvivenza e mortalità”; del dott. Pier Angelo Contessa su “Prevenzione primaria: alimentazione e stili di vita”; del dott. Loris Cacciatore su “Prevenzione secondaria: PSA, esplorazione rettale”; del dott. Carmelo Anfuso su “Il ruolo della radiologia nella diagnosi del tumore alla prostata”; dei dottori Pier Angelo Contessa e Fabio Italiano su “L’importanza della collaborazione multidisciplinare tra radiologi e urologi nella biopsia prostatica fusion”; della dott.ssa Caterina Benedetto su “Biopsia prostata RMN guidata in bore”; del dott. Loris Cacciatore su “Opzioni terapeutiche dopo la diagnosi di neoplasia della prostata”; e del dott. Antonio Iannello su “Prostatectomia radicale robot Da Vinci” e su “Take home message”, prima delle conclusioni.
Sarà quindi differenziata la prevenzione in primaria: che agisce prima che la malattia insorga, rimuovendo le cause e i fattori di rischio. Include stili di vita sani (alimentazione, attività fisica), vaccinazioni e miglioramento delle condizioni igieniche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la definisce come il mezzo per rendere le persone più padrone della propria salute; e secondaria: si concentra sulla diagnosi precoce, intervenendo nella fase iniziale di una patologia, spesso prima che compaiano i sintomi. L’obiettivo è limitare la progressione e la gravità della malattia. Ne sono un esempio gli screening oncologici o i check-up periodici.
Il tumore alla prostata è il tumore solido più comune tra gli uomini e rappresenta circa il 25% dei tumori diagnosticati negli uomini tra i 50 e i 69 anni.
Grazie alla prevenzione e ai progressi della ricerca, è una delle neoplasie che, negli ultimi cinque anni (2015-2020), ha fatto registrare il maggior calo di mortalità (-15,6%). Dai dati estrapolati dal registro tumori, nel 2024 sono stati diagnosticati in Italia nell’uomo 40.192 nuovi casi di tumori prostatici, dati preoccupanti seguiti da quelli relativi al tumore del polmone, del colon retto e della vescica. Le cause, ancora ad oggi, non sono del tutto chiare. Al contrario, sono stati individuati due fattori di rischio: la familiarità e l’età. Nel primo caso, è importante per coloro che abbiano un parente di primo grado che abbia manifestato la neoplasia (come il padre o un fratello) effettuare dei controlli con regolarità. Allo stesso modo, la possibilità di ammalarsi aumenta sensibilmente dopo i 50 anni di età, motivo per il quale è necessario porre particolare attenzione alla prevenzione. Oggi il 90% dei casi viene individuato ai primi stadi, quando il carcinoma è localizzato e non ha ancora dato metastasi proprio grazie al test del Psa, un semplice esame del sangue, che può consentire una diagnosi precoce. Fondamentale quindi l’attività di sensibilizzazione che viene portata avanti in particolare in occasione del mese di novembre , dedicato alla prevenzione del tumore prostatico. Le stime italiane parlano dell’1% circa in più ogni anno dei casi di tumore alla prostata, per questo è fondamentale investire in prevenzione anche perché, secondo i dati più aggiornati, la metà dei cittadini che oggi si ammalano è destinata a guarire. È bene quindi superare la ritrosia e fissare una visita specialistica urologica per discutere della salute della prostata e di altre problematiche maschili». Durante l’evento si darà spazio anche alla chirurgia robotica Da Vinci onde eradicare il tumore alla prostata del quale l’unità operativa di Urologia dell’IRCSS Bonino Pulejo Piemonte diretta dal Dr. Iannello è centro di riferimento.
