Oggi 19 Novembre viene indicato da diversi come una data storica contro il telemarketing aggressivo: le telefonate effettuate dall’estero con numero mobili che sembrano nazionali, dovrebbero essere bloccate, come dovrebbe già essere accaduto dallo scorso agosto per le telefonate con numeri fissi. A settembre, dicono all’Agcom, l’1,37% (20 milioni su 1,4 miliardi) di telefonate sono state bloccate… non proprio un successo, anche se i numeri alti danno idea del fenomeno.
Il telefono fisso di Aduc dove chiamano consumatori per sapere come fruire dei nostri servizi di consulenza, da stamane (ore 8) ha già ricevuto 11 telefonate di telemarketing, sia da numeri fissi (già vietati) che mobili (vietati da oggi).
E dire che siano un ufficio e non un privato cittadino, nonché agli albori del provvedimento “storico”, immaginiamo cosa potrà accadere nei prossimi giorni quando, dopo le incertezze del primo giorno, i vari call center di telemarketing si saranno organizzati per meglio eludere i divieti.
Se qualcuno fa ancora finta di non avere contezza del fenomeno (soprattutto tra i legislatori che, dalla mano libera ai gestori del settore, sembra che ne traggano profitti di vario tipo), il microcosmo del centralino di Aduc ci sembra significativo di come e cosa significhi il nuovo provvedimento in vigore: carta straccia.
Non si riesce in nessun modo a regolamentare e controllare il fenomeno. I guadagni da illegalità continuano ad essere molto alti e sono facilmente assorbibili i pochi blocchi che vengono riconosciuti, nonché le magre sanzioni che vengono comminate.
C’è solo una soluzione: divieto del telemarketing. Non siamo un Paese (e anche un Pianeta) in grado di convivere con la libertà d’impresa in questo ambito. Il telemarketing potrebbe essere utilizzato solo se a richiederlo, direttamente e di propria iniziativa, fosse lo specifico utente. Per il resto, Niet!
Siamo, con quello entrato in vigore oggi, al terzo provvedimento. Il primo è stato il cosiddetto registro delle opposizioni, dove l’utente, registrato per non ricevere telefonate di promozioni, le riceveva ugualmente. Aspettiamo il quarto provvedimento?
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
