ARRIVANO LE CONDANNE DEFINITIVE. SI APRONO LE PORTE DEL CARCERE PER CINQUE TRAFFICANTI DI DROGA VICINI AL CLAN SANTAPAOLA

Catania – La Polizia di Stato ha dato esecuzione al provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni della Procura Generale della Repubblica di Catania, a seguito di sentenza passata in giudicato, nei confronti di cinque soggetti ritenuti colpevoli dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti continuata e in concorso. Per tali condanne i cinque uomini dovranno scontare pene definitive che vanno da 7 anni e 2 mesi fino a 14 anni di reclusione.  

Quattro di loro, residenti nel territorio di competenza del Commissariato di P.S. di Acireale, consapevoli delle imminenti condanne, si sono allontanati dai luoghi di abitazione scegliendo di costituirsi presso istituti di restrizione da loro prescelti.

Infatti, con la collaborazione della Polizia di Frontiera di Catania, il personale del Commissariato ha verificato che due dei condannati, padre e figlio, e un terzo, parente dei primi due, si erano allontanati un paio di giorni prima dell’emissione del provvedimento esecutivo con volo partito da Catania con destinazione centro Italia per poi costituirsi presso una Casa Circondariale in Toscana, mentre il quarto, dopo essersi sottratto alla cattura in un primo momento, si è costituito presso un carcere calabrese.

Il quinto soggetto, invece, ha ricevuto la notifica dell’ordine restrittivo presso la Casa Circondariale ove era già ristretto per altra causa.

Per i cinque si sono aperte definitivamente le porte del carcere dopo essere stati riconosciuti colpevoli dei reati sopra indicati, al termine dei tre gradi di processo, per fatti commessi in Acireale dal gennaio 2003 al maggio 2004.

Le indagini, incardinate in un procedimento del 2003 presso la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, si riferiscono a due diversi filoni, confluiti poi in un unico procedimento, eseguite dalla Squadra Mobile di Catania e dal Commissariato di P.S. di Acireale e rassegnate all’Autorità Giudiziaria con una informativa del 2007 per numerosi fatti reato riferiti a quell’epoca.

Le attività investigative dei due uffici della Polizia di Stato sono la prosecuzione dell’importante indagine svolta nel 2000 e denominata “Euroracket”.

I soggetti in questione, tutti riconducibili al clan Santapaola operante nell’acese, per i reati per i quali oggi sono chiamati a rispondere, ad eccezione di uno di loro, non avevano sofferto custodia cautelare, in quanto, all’epoca, le indagini preliminari si conclusero con l’avviso di conclusione indagini ex art. 415 bis c.p.p.

Le intercettazioni ambientali, all’epoca direzionate nei confronti di alcuni esponenti di spicco del clan menzionato, hanno evidenziato come l’illecita attività concernente le sostanze stupefacenti fosse una delle fonti principali del clan per auto sovvenzionarsi.

Solido ed estremamente chiaro il quadro probatorio emerso alla fine delle indagini che hanno portato oggi alla condanna definitiva degli indagati e al loro ingresso in carcere.

Episodio nodale di quell’indagine fu proprio l’arresto in flagranza di reato di due di loro, eseguito da personale del Commissariato di P.S. di Acireale e della Squadra Mobile di Catania la sera dell’1 marzo 2004, allorquando i due furono fermati agli imbarcaderi di Messina e trovati in possesso di quasi 200 grammi di cocaina.