Dopo i tre sold out dei concerti della formazione di Gianluigi Trovesi che hanno inaugurato la nuova stagione autunnale-invernale 2025, il Monk Jazz Club, il jazz club di Palazzo Scammacca del Murgo in piazza Scammacca 1 a Catania, annuncia due nuovi pienoni per i primi due concerti del duo formato dalla pianista e cantante tedesca Olivia Trummer e dal batterista abruzzese Nicola Angelucci. Sold out, quindi, per i live di venerdì 30 ottobre, alle 21.30, e di sabato 31 ottobre, alle 19. Biglietti restano per il live delle 21.30 di sabato 31 ottobre.
Dino Rubino, direttore artistico del Monk Jazz Club: «Olivia, che ha vissuto negli Stati Uniti per qualche anno dove ha studiato a New York, è una musicista particolare per la musica che suona, sia per come la suona. Ha fatto parte per vari anni del gruppo di Kurt Rosenwinkel, uno dei chitarristi più rinomati del jazz americano e ha vissuto per un periodo anche in Italia dove è molto attiva e conosciuta e collabora con molti musicisti italiani, tra i quali il batterista Nicola Angelucci che la accompagnerà al Monk».

Nata a Stoccarda nel 1985, la pianista, cantante e compositrice Olivia Trummer con il piano e la voce ha creato connessioni nuove tra i generi per i quali ha già ricevuto numerosi premi, tra cui il prestigioso Jazz Award Baden-Württemberg e il Jazz Award Ingolstadt. Proveniente da una famiglia di musicisti, ha iniziato a studiare pianoforte classico a 4 anni e subito dopo si è appassionata anche all’improvvisazione e alla composizione. Si è laureata in pianoforte jazz e pianoforte classico all’Università della Musica di Stoccarda e ha conseguito un master alla Manhattan School of Music di New York. I suoi anni formativi trascorsi nella Grande Mela e il suo stretto legame con la musica classica europea sono sempre stati fonti continue di ispirazione. Attiva come artista in tutto il mondo, principalmente come solista e bandleader dei suoi progetti, ma anche come membro del progetto “Caipi” di Kurt Rosenwinkel e di altre formazioni., Trummer ha pubblicato fino ad oggi 11 album a suo nome. Sul suo terzo album (“Nobody Knows”, 2010) si è presentata per la prima volta anche come cantante, ruolo che da allora è diventato fondamentale nella creazione dei suoi progetti. Nel suo curriculum anche progetti dedicati alla fusione della musica classica con il jazz e l’improvvisazione, come nel suo album “Classical To Jazz” (2015) o come solista con orchestre classiche. Tra le sue collaborazioni spiccano i nomi di Kurt Rosenwinkel, Matt Penman, Obed Calvaire, Jimmy Cobb, Bobby McFerrin, Mario Biondi, Fabrizio Bosso.
Olivia Trummer ha incontrato Nicola Angelucci nel 2016 sul palco del “Panorama Music Festival”, sulle Dolomiti della Val Di Fassa, nel corso del suo primo tour italiano. L’intesa immediata tra i due artisti ha dato origine a molte altre occasioni di suonare insieme, sia in Italia che all’estero. Dopo 4 anni, avendo sviluppato la loro poetica compositiva e interpretativa, Olivia e Nicola si sono proposti in duo, sfruttando appieno le potenzialità espressive dei loro strumenti in una gamma di suoni, colori e dinamiche in grado di disegnare un mondo musicale complesso e allo stesso tempo accogliente per coloro che li ascoltano. Un repertorio di brani originali affiancati ad alcune personali versioni di standard, jazz e non, consente al pubblico di assistere ad un dialogo spontaneo, a tratti divertente, sempre intenso.
Il loro duo è il frutto di anni di affinamento del loro dialogo musicale: nel 2023 è uscito anche il primo disco di questo format, “Dialogue’s Delight”, il cui repertorio affianca composizioni originali a standard del jazzistici ed extrajazzistici, album che vanta la partecipazione del fisarmonicista Luciano Biondini.
Trummer aveva già sperimentato in passato questo genere di formazione insieme con vari strumentisti con cui agire sulla melodia, un incontro diretto e spontaneo fra due solisti che si incontrano. Un format, il duo, ideale per la musicista tedesca perché le crea non solo uno spazio ritmicamente, una sorta di paesaggio da evocare e raggiungere, ma origina una conversazione sia con l’altro musicista sia con il suo strumento.
Nel corso degli ultimi due decenni Nicola Angelucci si è imposto come batterista di primissimo piano del jazz italiano. Attivo anche come leader (con tre dischi a suo nome), in virtù del suo strumento è però soprattutto visibile in qualità di sideman, nei contesti più prestigiosi. Dal 2013 è membro del quartetto di Fabrizio Bosso; collabora stabilmente con Bebo Ferra, Rosario Bonaccorso, Olivia Trummer, Dado Moroni, Max Ionata, Paolo Recchia. È stato per sette anni un punto di riferimento per Benny Golson e lo si è ascoltato anche al servizio di Wynton Marsalis, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, Steve Grossman, e varie altre star del jazz internazionale. Innumerevoli anche le collaborazioni sulla scena italiana da Enrico Pieranunzi a Paolo Fresu, da Enrico Rava a Francesco Cafiso, da Rita Marcotulli a Javier Girotto e vari altri.
La rassegna del Monk Jazz Club prosegue il 7 e l’8 novembre con il quartetto palermitano guidato dal chitarrista Marco Grillo e dalla cantante Giorgia Meli i quali saranno affiancati da Aki Spadaro al pianoforte e da Manfredi Crocivera alla batteria.
Biglietto: € 27, acquistabile on line su https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/trummer-angelucci-duo Info alla e-mail prenotazioni@monkjazzclub.it o al telefono 3755249597.
