IL BASKETA MODO MIO: INDOTTRINARE E IL “PENSIERO UNICO”

Nonostante le mie continue sollecitazioni a formare, a scuola, in Università e nello sport (e nel Minibasket) in particolare) si continua a indottrinare e a forzare le menti con il “pensiero unico”.
Indottrinare
Indottrinare allo scopo di inculcare un convincimento collettivo, in una realtà che ben si addice alla struttura del potere, si tratta di subordinazione, di mentalità del “sono costretto”, “non posso fare diversamente”.
Questo è ciò che vuole il sistema: questa non è istruzione, questo modo di agire non apre la mente, “la soffoca”.
Ai Corsi di formazione per Istruttori Minibasket vige “il pensiero unico” e se non la pensi come il “guru” sei “fuori dal coro”. Alcuni definiti Formatori sono allineati alle idee del “capo”, la pensano come il capo, se attaccati si rifugiano in “il nostro progetto è supportato scientificamente” (da chi? n.d.r.), “tutto adesso deve essere cognitivo, non come prima dove tutto era analitico” (ma che ne sanno che cosa era successo nel Minibasket fino al 2001?).
Il pensiero unico
Il “pensiero unico” si riferisce a un’assenza di differenziazione nelle idee politiche, economiche, sociali e sportive, descrivendo un contesto in cui le opinioni divergenti sono soppresse e l’omologazione prevale. Questo fenomeno deriva da “leader” (sic!) autoritari e può essere rafforzato attraverso strategie mediatiche che mirano a silenziare le voci critiche, portando a una “dittatura relativista” che impedisce la circolazione di idee diverse.
Caratteristiche principali
Assenza di dibattito: caratterizzato dalla soppressione di opinioni discordanti e dall’eliminazione di idee divergenti.
Omologazione: promuove l’omogeneità e la conformità di pensiero, spesso in nome dell’illusione di certezza.
Ruolo della leadership: può essere rafforzato da una leadership autoritaria che si circonda di “yes man” e che reprime le opinioni alternative.
Strategie mediatiche: è spesso diffuso e rafforzato da strategie mediatiche che mirano a mettere a tacere ogni voce fuori dal coro.
Fenomeno psicologico: il termine è correlato al concetto di “groupthink” (pensiero di gruppo), una condizione psicologica che si manifesta quando la ricerca di unanimità in un gruppo coeso prevale sulla valutazione realistica delle alternative.
P.S. Ogni riferimento al Minibasket è del tutto voluto!!!!!!!!
La mente
La mente deve essere aperta a 360°, le persone non devono “allinearsi”, devono avere la possibilità di seguire molte strade di istruzione e di formazione e poi scegliere quella più consona alle proprie capacità, conoscenze e competenze.
La strada da seguire non deve essere quella di fermarsi davanti a un “distributore monotematico” di pensieri e di obblighi da seguire, non si devono trasformare le persone in “robot” che seguono pedessiquamente gli ordini.
E questo si vede in Università e nel Minibasket in particolare!
Conclusioni
Non si deve indottrinare nessuno, bisogna plasmare le persone per farle diventare una mente collettiva “ad alveare”, piuttosto che espressioni di unicità.
Il Sistema chiede di sentirsi dire alla fine solo ciò che ti ha detto e se ciò avviene è la conferma che il “download” è andato a buon fine, ma coloro che disattendono a queste istruzioni (pardon indottrinamenti!) sono considerati “un’influenza distruttiva”, dei contaminatori!
Ma un poco di libertà di pensiero, mai?!
prof. Maurizio Mondoni