Torino – I poliziotti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) di Torino con l’operazione denominata “Dark seeder”, hanno arrestato cinque persone in flagranza di reato e denunciato in stato di libertà altrettante persone, a carico delle quali è stato sequestrato materiale informatico utilizzato per la detenzione e la distribuzione dei contenuti multimediali pedopornografici.
Nell’attività d’indagine, coordinata dagli esperti del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online (Cncpo), sono stati impiegati agenti sotto copertura che hanno consentito di delineare alcuni profili meritevoli di approfondimento investigativo per aver condiviso e scaricato file, immagini e video di pornografia minorile.
Alle perquisizioni hanno collaborato anche i poliziotti del Cosc di Milano e delle Sezioni operative di Asti, Biella, Cuneo, Imperia, Novara, Savona e Vercelli, nel corso delle quali sono state arrestate in flagranza cinque persone, quattro nel capoluogo torinese e una a Novara.
Gli arrestati, di età compresa tra i 30 e i 61 anni, avevano a disposizione contenuti di sfruttamento minorile di diversa natura, talvolta relativi a violenze sessuali con bambini in tenera età e particolarmente cruenti.
Un indagato, trovato in casa mentre scambiava file pedopornografici con terzi, è stato arrestato anche per la divulgazione degli stessi.
A tutte le persone coinvolte infine, è stato sequestrato numerosissimo materiale informatico che verrà analizzato dagli specialisti della Postale.
