IN_OUT. Libertà Aumentata

Il teatro e la VR entrano nelle Case Circondariali di Basilicata e Puglia con il progetto triennale della Compagnia Teatrale Petra…

Portare il teatro, la danza e i linguaggi del contemporaneo nelle Case Circondariali, dove reale e virtuale si fondono alla ricerca di nuovi concetti di umanità: questa è la missione di IN_OUT. Libertà Aumentata, il progetto della Compagnia Teatrale Petra, che trasforma il carcere da luogo di esclusione a spazio di cultura condivisa, di libertà espressiva e di dialogo tra chi vive “dentro” e chi entra da “fuori”.

Grazie al sostegno del Ministero della Cultura – Dipartimento per le Attività Culturali, Direzione Generale Spettacolo, Servizio I, il progetto si svilupperà nel triennio 2025-2027, coinvolgendo le Case Circondariali di Potenza e Matera e alcuni Istituti pugliesi con un calendario di attività artistiche, laboratori, performance e momenti di confronto aperti anche al pubblico esterno.

Nel prossimo triennio, in continuità con il lavoro avviato dal 2013, il progetto non si propone solamente di consolidare le attività nelle Case Circondariali rafforzando l’offerta culturale all’interno dei percorsi trattamentali e aprendo ai detenuti nuove occasioni di incontro con i linguaggi artistici del contemporaneo; ma anche di raccontare il carcere in modo autentico e plurale, attraverso strategie di comunicazione capaci di restituire complessità e qualità al dibattito, pur nel rispetto delle limitazioni imposte dal contesto. Parallelamente, si punta a migliorare il benessere dei detenuti offrendo loro maggiori spazi creativi, a coinvolgere in maniera più attiva direzioni e personale penitenziario, e a stimolare negli studenti una consapevolezza critica sul sistema carcerario, che non nasconda errori e fallimenti ma li trasformi in strumenti di educazione civica e alla giustizia. Centrale è anche il riconoscimento del valore artistico del teatro in carcere, che non si esaurisce nella dimensione sociale ma si afferma come terreno di ricerca, così come il sostegno e la valorizzazione del lavoro degli operatori culturali impegnati in questo ambito. 

Per garantire un approccio strutturato e coerente al progetto, le strategie di intervento si articolano in quattro macroaree principali di azione, ciascuna mirata a specifici obiettivi e destinatari: il progetto Linguaggi del Contemporaneo in Carcere porta nei penitenziari di Potenza e Matera laboratori di teatro-danza condotti da professionisti, offrendo ai detenuti occasioni di crescita espressiva, creativa e collaborativa. Il percorso culmina in una performance aperta a detenuti, familiari, studenti e pubblico esterno. Cuore del programma è il workshop Artisti in Transito, che mette in dialogo detenuti, allievi esterni e studenti con artisti di rilievo nazionale, selezionati in collaborazione con il Corso DAMS di Torino. L’edizione 2025 vedrà protagonista Davide Valrosso (25-28 novembre). Il progetto si arricchisce di laboratori sulla transizione digitale, con focus su realtà virtuale e nuove tecnologie, in sei tappe nel 2025 (Potenza, Matera, Lecce, Bari, Trani, Brindisi), per poi estendersi negli anni successivi. Parallelamente sarà creata una library multimediale VR con contenuti scientifici e artistici accessibili offline ai detenuti. Infine, la programmazione culturale nelle Case Circondariali di Potenza e Matera porterà eventi e incursioni artistiche, consolidando un percorso di inclusione, formazione e innovazione creativa dentro il carcere.

La comunicazione e diffusione del progetto prevede la creazione di una redazione locale che, attraverso incontri mensili, realizzerà un podcast mensile per raccontare il progetto. Parallelamente verrà sviluppata una strategia di comunicazione e promozione delle attività e del volume “Altrimenti il carcere resta carcere. Teatro Oltre i Limiti” di Ornella Rosato e Alessandro Toppi. Il percorso include inoltre la diffusione dell’output digitale diretto da Matteo Maffesanti e la partecipazione alla rassegna nazionale Destini Incrociati, promossa dal CNTiC. 

Nell’ambito della formazione il progetto prevede laboratori nelle scuole superiori delle province di Potenza e Matera (2 istituti nel 2025, 4 nel 2026, 6 nel 2027), coinvolgendo studenti in attività sul tema del teatro in carcere e offrendo esperienze dirette negli istituti penitenziari. Parallelamente, è attivato un laboratorio annuale per operatori teatrali in carcere, selezionati tramite call pubblica, che unisce formazione teorica, pratica e lavoro sul campo con esperti del settore. Per il monitoraggio e la valutazione del progetto è previsto il supporto dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Basilicata e lo sviluppo di un sistema di feedback con gli operatori carcerari. Saranno elaborati strumenti di valutazione personale e un documento condiviso per rendere visibili risultati e impatto del progetto negli istituti penitenziari.

«IN_OUT. Libertà Aumentata è un progetto culturale e sociale che da oltre quattordici anni promuove il teatro e i linguaggi del contemporaneo nelle carceri di Potenza e Matera, estendendosi a istituti di Puglia, Basilicata e a livello nazionale – afferma Antonella Iallorenzi, direttrice artistica della Compagnia Petra. Frutto di una collaborazione stabile con le istituzioni penitenziarie, le scuole, gli artisti e gli operatori culturali, il progetto crea spazi di libertà e incontro tra detenuti, studenti e cittadini. Grazie al sostegno del Ministero e a una rete culturale in crescita, IN_OUT rende visibili pratiche nate in carcere ma rivolte all’intera società».

Sono molteplici le modalità attraverso le quali il teatro diviene strumento d’inclusione: laboratori sulle tecniche teatrali per permettere ai detenuti di aprire una finestra sull’esterno; laboratori intensivi integrati guidati da artisti di fama nazionale e internazionale per attori-detenuti e allievi delle scuole secondarie di II grado; programmazione di rassegne all’interno dello spazio Teatro della Casa Circondariale di Potenza; formazione di operatori sociali per fornire ai soggetti coinvolti le competenze utili da impiegare nelle diverse attività dei progetti realizzati; incontri e percorsi per un pubblico esterno, studenti delle scuole secondarie di II grado, volti a sensibilizzare ed educare sul tema del carcere e del teatro sociale; monitoraggio per valutare il reale impatto che l’attività teatrale può avere, in positivo o in negativo, sulla vita dei detenuti.


LA COMPAGNIA

PETRA è una compagnia teatrale che nasce nel 2011 a Satriano di Lucania, un piccolo paese della Basilicata dove avvia progetti in espansione in ambito nazionale e internazionale, facendo interagire la propria visione artistica con le comunità di riferimento.

Per Petra è una sfida, una missione quella di pensare, condividere e produrre teatro nelle periferie geografiche e della società. In realtà è lo stra-ordinario risultato generato da una consapevolezza, quella di utilizzare il teatro, la danza, le arti performative per ridisegnare spazi di libertà, di possibilità di incontro e confronto, di crescita culturale lì dove lo spopolamento, la mancanza di opportunità e anche la mancanza di libertà sono predominanti. Attraverso il linguaggio dell’arte e del teatro, la compagnia agisce sul territorio lucano ribaltando la sua visione da luogo periferico, isolato a luogo di possibile creazione artistica e sviluppo economico.

Per il triennio 2025-2027 la compagnia è inoltre ammessa al sostegno del Ministero della Cultura nell’ambito del FNSV – Art. 45, Azioni trasversali – Promozione teatro, coesione e inclusione sociale.

Tra le sue attività svolge e realizza:

• produzione di spettacoli tout public;

• residenze artistiche;

• organizzazione di rassegne di teatro ragazzi per bambini e famiglie;

• formazione per bambini/ragazzi;

• organizzazione di rassegne di promozione di teatro sociale.