Spoleto Jazz apre il 10 ottobre con Lari Basilio, la chitarrista brasiliana che incanta il mondo

La sesta edizione di Spoleto Jazz si apre nel segno della raffinatezza e dell’ispirazione musicale con un’artista che ha saputo ridefinire il concetto di chitarra moderna: Lari Basilio. Venerdì 10 ottobre, al Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi, sarà proprio la chitarrista brasiliana a inaugurare il festival, portando sul palco il suo ultimo progetto, Redemption, un’opera che fonde virtuosismo e introspezione, tecnica e racconto emotivo.

Artista fuori dagli schemi, Lari Basilio rappresenta una voce rara nel panorama musicale contemporaneo. Cresciuta a San Paolo in un contesto dove spiritualità e passione per la musica si intrecciavano naturalmente, ha saputo imporsi in un mondo spesso dominato da cliché e rigidità stilistiche. La sua cifra espressiva è fatta di precisione estrema, ma mai sterile, in cui ogni nota è al servizio della narrazione. Nei suoi brani, strutture armoniche complesse si fondono con linee melodiche che toccano corde profonde, sospese tra jazz, fusion, rock e suggestioni acustiche.

Il nuovo album Redemption, registrato con musicisti del calibro di Vinnie Colaiuta e Sean Hurley, rappresenta un vertice maturo della sua ricerca artistica. Qui la chitarrista brasiliana mostra tutta la sua evoluzione, non solo tecnica – con un controllo magistrale del fingerstyle, del tapping e del legato – ma soprattutto espressiva, riuscendo a costruire un linguaggio personale, identitario, mai compiacente. Non è un caso che artisti come Steve Vai, Joe Satriani e John Petrucci abbiano voluto condividerne il percorso, riconoscendone l’unicità e la profondità.

La scelta di aprire Spoleto Jazz con Lari Basilio non è casuale: è un manifesto d’intenti. Il festival, che si conferma come uno degli appuntamenti culturali più significativi del centro Italia, punta anche quest’anno su una proposta artistica trasversale, internazionale e consapevole, dove la qualità musicale si fonde con una visione estetica e umana. Jazz not war! è il titolo di questa sesta edizione: un motto che trova nella musica di Basilio un esempio perfetto di come arte, tecnica e spiritualità possano diventare strumenti di pace e riflessione.

Dopo l’apertura con Lari Basilio, la rassegna proseguirà con tre appuntamenti di grande richiamo: il 17 ottobre, al Teatro Caio Melisso, arriva Michael Mayo, tra le voci più originali del vocal jazz contemporaneo, capace di fondere canto, elettronica e soul in uno stile personale e audace; il 7 novembre, al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, sarà la volta di Anthony Strong insieme alla Colours Jazz Orchestra, per una serata raffinata che omaggia lo swing e i grandi crooner con eleganza e gusto retrò; infine, il 22 novembre, chiuderà il festival il vulcanico trio del pianista cubano Alfredo Rodriguez, che con Coral Way intreccia improvvisazione, groove e tradizione afro-cubana in una miscela travolgente di energia e poesia.