Sequestro beni da un milione di euro a un uomo dei casalesi

I poliziotti della Divisione anticrimine della questura di Caserta e quelli del Servizio centrale anticrimine di Roma hanno eseguito un decreto di sequestro di beni emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su proposta del questore della provincia, nei confronti di un uomo condannato in via definitiva per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso.

L’uomo, esponente di vertice dei casalesi vicino alla figura di Zagaria, fu catturato dagli investigatori della Squadra mobile di Caserta nell’ottobre del 2012, dopo un lungo periodo di latitanza, in un immobile, adibito a bunker, ubicato nel comune casertano di Francolise dove furono rinvenuti numerosi “pizzini”, un dispositivo per il rilevamento delle microspie, una botola con accesso a un nascondiglio, collocata nella cabina doccia, e una pistola calibro 7,65.

Tramite le indagini, rivolte a ricostruire il patrimonio illecito nella disponibilità diretta e indiretta dell’uomo, gli agenti dell’Anticrimine hanno verificato una notevole sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati dai membri dell’intero nucleo familiare.

Al termine degli accertamenti dei poliziotti infatti, l’Autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca di alcune unità immobiliari, veicoli e diversi rapporti finanziari e bancari, per un valore stimato di circa un milione di euro.

Nel corso dell’operazione, che si è svolta nei comuni casertani di San Cipriano e Casal di Principe, all’interno di uno degli immobili, una villetta a due piani con un articolato sistema di videosorveglianza esterna, gli investigatori hanno scoperto anche una piccola stanza nascosta, verosimilmente utilizzata come nascondiglio immediato per una sola persona in caso di fuga o necessità.