
Messina – Si è aperta la Festa dell’Unità della provincia di Messina, un appuntamento storico e identitario che torna a essere occasione di incontro, confronto e partecipazione per tutta la comunità democratica.
Dopo il saluto della Presidente del partito Valentina Martino, nel suo intervento inaugurale, il segretario provinciale del Partito Democratico di Messina, ha sottolineato:
“La Festa dell’Unità non è solo memoria e tradizione, ma è soprattutto futuro. È il luogo dove il Partito Democratico incontra cittadini, associazioni e amministratori, per costruire insieme idee e proposte concrete. In un tempo segnato da divisioni e sfiducia, noi vogliamo rilanciare una politica fondata sulla partecipazione, sul dialogo e sull’impegno per lo sviluppo del nostro territorio.
Abbiamo scelto di dare un tema guida ai nostri dibattiti: femminismo e trasformazione sociale – uguaglianza, diritti e futuro. Crediamo che solo una visione femminista possa davvero cambiare il modello di sviluppo, aprendo spazi nuovi di giustizia sociale, libertà e pari opportunità. La nostra è una scelta politica e culturale che guarda avanti e che mette al centro le persone, i diritti e la dignità di ciascuno”.
La prima giornata si è chiusa dopo una mobilitazione straordinaria, ed è stata animata da un intenso momento di riflessione sul contesto internazionale che ha visto numerosi interventi dei sindacati, associazioni, attivisti e cittadini. Al centro del dibattito le drammatiche vicende di Gaza, il riconoscimento del genocidio in atto e la forza positiva del movimento civico e spontaneo che in questi mesi ha saputo dare voce a una richiesta di pace, solidarietà e giustizia.
La Festa dell’Unità proseguirà nei prossimi giorni con incontri tematici, momenti di riflessione e iniziative aperte a tutta la cittadinanza.
Alla serata inaugurale ha preso parte anche il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, che ha voluto rimarcare la centralità della partecipazione democratica e il valore di un PD unito e radicato nei territori, capace di costruire alternative credibili alle destre.