RADIO ZANCA: Periferie terre di nessuno

Messina – “Urge istituire la figura del vigile di quartiere attingendo dai prossimi 122 agenti di polizia municipale del concorso in atto, al fine di ottenere un maggiore controllo del territorio nei villaggi!”.
Lo ribadisce il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che già in Aula aveva formalizzato all’assessore al ramo Roberto Cicala la proposta, peraltro sposata nel 2019 anche dall’ex Amministrazione De Luca che non mise in atto solo per la cronica carenza di organico del Corpo.
Visto che entro fine anno con la conclusione dell’iter concorsuale il Corpo si rafforzerà – spiega Gioveni – intendo rilanciare questa proposta anche per ciò a cui stiamo assistendo ultimamente nelle periferie con l’abbandono indiscriminato di rifiuti e il proliferare di discariche.
Non è possibile continuare con questo stato di cose – aggiunge il consigliere – e soprattutto non è tollerabile vedere vanificati gli sforzi di rendere la città più pulita e decorosa.
E anche in termini di sicurezza – insiste l’esponente di FdI – la dislocazione di agenti in alcune zone “calde” come piazza Antonello, Cristo Re, piazza Cairoli o piazza Lo Sardo così come prevede il recente Regolamento del Daspo urbano approvato in Aula, non esclude il fatto di impiegare gli agenti anche nelle periferie dove regna spesso incontrastata l’anarchia e dove la loro presenza, anche saltuaria (basterebbero per esempio 4 agenti a Circoscrizione che si alternerebbero in due turni fra mattina e pomeriggio non intaccando quindi il restante centinaio di unità assunte) diffonderebbe di certo più serenità e sicurezza nella cittadinanza.
Sono diverse peraltro le brutte abitudini (oltre quelle messe in atto dagli zozzoni) che si verificano nei villaggi e che andrebbero contrastate – prosegue il capogruppo – fra le quali, per esempio, le reiterate violazioni del codice della strada (alta velocità soprattutto nelle arterie principali dei villaggi); così come sarebbe la classica ciliegina sulla torta ripristinare anche qualche sede della polizia municipale che in passato era stata soppressa (come quella di Camaro chiusa il 22 settembre 2008, quindi ben 17 anni fa!), che certamente rappresenterebbe per i cittadini anche un buon punto di riferimento essendo un presidio di legalità.
Sono certo – conclude Gioveni – che il sindaco e lo stesso assessore Cicala, che in Aula si è mostrato possibilista quanto meno in una presenza alternata degli agenti, procederà, avendo a disposizione le prossime 122 unità, all’istituzione di queste figure certamente preziose nelle periferie cittadine.