In libreria: L’arciprete di Porta Castiglione

Donne che spariscono nel nulla. Un assassino senza volto. Solo il maresciallo Righi può fermare il male che incombe su Bologna. Maria Luisa Minarelli è tornata con il giallo storico “L’arciprete di Porta Castiglione”…

Con “L’arciprete di Porta Castiglione” (Indomitus Publishing), dal 2 ottobre Maria Luisa Minarelli torna a incantare i lettori con il quarto, avvincente capitolo della serie bestseller “I misteri di Bologna”, intrecciando storia e finzione in un noir avvincente e cupo.

Bologna, 1938. Mentre l’Italia fascista si avvicina pericolosamente alla Germania nazista e le prime leggi razziali sconvolgono la vita quotidiana, il maresciallo Vittorio Righi si ritrova ad affrontare un caso inquietante: donne sole e benestanti scompaiono nel nulla. Nessuna denuncia. Nessuna traccia. Nessun corpo.

Un’indagine scomoda e silenziosa comincia tra i vicoli del ghetto e i circoli rionali, passando per sacrestie, palazzi nobiliari e i sotterranei segreti della città. A guidarli, l’intuito del maresciallo e una rete di collaboratori fedeli. A ostacolarli, un assassino abile e invisibile, capace di cambiare volto e identità. Chi è l’artefice di questi femminicidi, che seduce, depreda e fa sparire donne sole senza lasciare tracce?

Scrivere un romanzo giallo per me non è soltanto creare un intrigo e portare i lettori alla soluzione, ma è un pretesto per analizzare un ambiente, nel mio caso un ambiente del passato, individuandone le peculiarità – ha dichiarato la scrittrice.

Il delitto, che smuove passioni e mette a nudo gli animi, è il mezzo ideale per illuminare i valori, i pregiudizi, i contrasti di un’epoca. Consente inoltre di approfondire la psicologia dei personaggi e le dinamiche interpersonali.

La storia de L’arciprete di Porta Castiglione si svolge a Bologna, tra il ’38 e il ’39, cosa che mi ha permesso di osservare il declino delle fede degli italiani nel regime fascista nel timore dell’imminenza della guerra, e il sorgere di una prima opposizione organizzata.

Ma il libro, che si ispira a una storia vera, si incentra soprattutto sul problema dei femminicidi, purtroppo ancora attuale. Il responsabile della scomparsa di alcune donne sole e danarose è un serial killer che agisce per appropriarsi dei loro beni.

Di solito le mie storie sono incentrate sulle indagini e non sull’attuazione dei crimini. Qui però sono riuscita a condurre in parallelo sia le indagini che la preparazione del delitto, dando quindi alla storia una patina noir”.

 

“Autrice di grande successo, con oltre 300 mila copie vendute in Italia e nota anche per la fortunata serie Le indagini di Marco Pisani avogadore a Venezia, Minarelli si conferma una maestra del giallo storico noir, capace di trasportare i lettori in un’epoca ricca di fascino e ombre – ha spiegato l’editore Davide Radice.

Ambientato nella Bologna del 1938, sotto l’ombra cupa del regime fascista e delle nascenti leggi razziali, questo romanzo intreccia con maestria storia e finzione. La città, con i suoi vicoli antichi, i portici misteriosi e i sotterranei nascosti, diventa il palcoscenico perfetto per un’indagine inquietante: donne sole e benestanti svaniscono senza lasciare traccia. Il maresciallo Vittorio Righi, con il suo intuito affilato e una squadra di fedeli collaboratori, si muove tra il ghetto, le sacrestie e i palazzi nobiliari, sfidando un assassino sfuggente e camaleontico che sembra anticipare ogni sua mossa.

Perfetto per gli amanti dei gialli e dei noir storici, L’arciprete di Porta Castiglione cattura grazie alla ricostruzione storica impeccabile, con ambientazioni autentiche e avvenimenti coerenti con il periodo. I personaggi, ben delineati e mossi da valori di rettitudine e apertura, conquistano il lettore, mentre la trama avvincente, sostenuta da un ritmo narrativo fluido, tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina”.

 

Un viaggio nel cuore oscuro di Bologna, quindi, dove ogni angolo nasconde un segreto e ogni passo può condurre a una verità sconvolgente.