La sanità del Piemonte a confronto sul tumore della prostata: screening, diagnosi precoce, cure

Torino – Pazienti, specialisti, istituzioni e aziende del settore salute a confronto partendo dall’ascolto dei bisogni ancora insoddisfatti dei pazienti con carcinoma prostatico per migliorarne il percorso di cura partendo dagli screening precoci e dalla presa in carico da parte di team multidiscliplinari per garantire un accesso equo e tempestivo anche alle terapie più innovative. È questo l’obiettivo del Convegno “Il tumore della prostata in Piemonte. Dalla diagnosi alla cura: nuove speranze per i pazienti”, promosso da Europa Uomo Italia e Novartis Italia, organizzato da Motore Sanità.

“Si compie oggi una nuova tappa del nostro percorso nelle regioni italiane per promuovere, in collaborazione con le Istituzioni, la comunità scientifica, e Novartis una gestione più efficace della patologia e una migliore qualità di vita per chi deve affrontarla. Questo obiettivo si concretizza attraverso due pilastri fondamentali: l’implementazione di programmi di screening e l’istituzione di centri multidisciplinari dedicati. Il Piemonte vanta una solida ed efficiente rete oncologica e una lunga esperienza negli screening: siamo quindi convinti che, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti – Istituzioni, medici, personale sanitario, pazienti e collettività – la Regione saprà rispondere con azioni concrete alle aspettative della sua popolazione maschile”, sottolinea Claudio Talmelli, Presidente di Europa Uomo Italia.

Paolo Gontero, Direttore della Clinica Urologica all’Ospedale Molinette, Città della Salute e della Scienza, Torino – Ordinario di Urologia all’Università degli Studi di Torino, precisa come “Il panorama della diagnosi e del trattamento del tumore prostatico, la neoplasia maschile più comune, è in costante e rapida innovazione, con nuove tecniche di diagnostica e nuove strategie chirurgiche, radioterapiche, farmacologiche e radio-farmacologiche. Quasi mezzo milione di persone, in Italia, convive con la diagnosi di tumore prostatico. In questo scenario complesso, diventa cruciale la presa in carico del paziente in centri specializzati. Le Prostate Cancer Units e i gruppi multidisciplinari, come indicato dalle linee guida europee ed italiane, offrono un modello di cura che permette di integrare le competenze di tutti gli specialisti medici e non-medici coinvolti, al fine di ottimizzare efficacia terapeutica e qualità di vita. Garantire a tutti i pazienti l’accesso a queste strutture significa assicurare diagnosi tempestive, trattamenti efficaci, personalizzati in tutte le fasi di malattia. Questa è la richiesta chiara che i pazienti e le loro associazioni, come Europa Uomo, ci rivolgono ogni giorno. Nel 2025, un’assistenza a 360°, con il paziente al centro del proprio percorso di cura, non solo è auspicabile, ma necessaria”.

L’ambito clinico particolarmente complesso è rappresentato dal tumore alla prostata in fase avanzata.

Ilaria Depetris, Ospedale Molinette, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino dichiara che, “Oggi disponiamo di terapie innovative per il tumore della prostata avanzato. La crescente conoscenza delle caratteristiche cliniche e molecolari del carcinoma prostatico consente di costruire percorsi di cura personalizzati, adattando i trattamenti alla storia e alle condizioni del singolo paziente. Integrare innovazione e attenzione clinica è fondamentale per rispondere ai bisogni complessi dei pazienti: terapie efficaci, percorsi chiari e supporto costante. Preservare la qualità della vita resta una priorità, da perseguire con ascolto e competenza”.

Uno dei più rilevanti e recenti progressi tecnologici nell’ambito dell’oncologia di precisione è rappresentato dalla medicina nucleare. 

Silvia Daniela Morbelli, Direttrice S.C. Medicina Nucleare AOU Citta’ della Salute e della Scienza di Torino, racconta: “Questa innovazione, basata sul principio della teranostica, che integra diagnosi e trattamento in un unico percorso di cura, consente di identificare con precisione le sedi tumorali e di colpirle in modo mirato, con un impatto contenuto sui tessuti non target”.

Le soluzioni terapeutiche avanzate dell’oncologia di precisione affondano le radici in Italia, grazie alla ricerca pioneristica sviluppata proprio in Piemonte. Oggi, il sito di Ivrea di Novartis riveste un ruolo centrale nella produzione e distribuzione delle terapie mirate di nuova generazione, sia a livello nazionale che internazionale. L’integrazione strutturata di soluzioni innovative di medicina nucleare nei percorsi di cura in Piemonte rappresenta un’opportunità strategica per rispondere ai bisogni clinici ancora insoddisfatti.

Paola Coco, Chief Scientific Officer & Medical Affairs Head, Novartis Italia, spiega “Il nostro impegno in oncologia è quello di reimmaginare la cura, offrendo ai pazienti soluzioni innovative e personalizzate, come l’approccio basato sulla teranostica. Siamo particolarmente orgogliosi che questa innovazione abbia radici in Italia, grazie alla ricerca pionieristica sviluppata proprio in Piemonte. In questa Regione, la collaborazione tra istituzioni, clinici e associazioni è fondamentale per integrare nuove opportunità terapeutiche nei percorsi di cura, valorizzando l’eccellenza clinica locale e rispondendo concretamente ai bisogni di salute pubblica.”