UE: VIVALDINI, L’EUROPA AL LAVORO PER DIMINUIRE I DAZI, ANCHE USA

Cremona – “Trump sta facendo il suo lavoro, noi abbiamo cercato di fare al meglio il nostro, possiamo pensare di fare due cose, dare dei contributi per ripianare il maggior costo che avranno le nostre imprese e, una delle cose più importanti che stiamo facendo anche con l’Omnibus 4, è ridurre i dazi interni, come li ha chiamati Mario Draghi. Tutto quello che è burocrazia, tutti quelli che sono oneri amministrativi, oneri finanziari che pesano sulle nostre industrie.

Se dovessimo alleggerire questi, e la manovra dell’Omnibus sarà di 35 miliardi, le nostre aziende potrebbero nuovamente competere sul mercato, anche con i dazi dall’America. Noi stiamo lavorando con Stati Uniti per cercare di toglierli e abbassarli, soprattutto prodotti su alcuni strategici come acciaio, vino, il pecorino e altro”. Lo ha detto Mariateresa Vivaldini, europarlamentare di Fratelli D’Italia, a margine della sua partecipazione a Cremona Musica International Exhibitions and Festival, la fiera internazionale della musica e degli strumenti musicali che si tiene ogni anno a Cremona, città natale di Stradivari e polo internazionale dello strumento musicale inaugurata ieri e in programma fino a domani presso CremonaFiere.

Mentre in Europa è necessario fare fronte comune per rilanciare l’economia italiana, nel nostro Paese si parla molto della centralizzazione dei fondi di coesione, non apprezzata da tutti i governatori regionali. A tal proposito Vivaldini ha detto: “Noi siamo contro, io tra l’altro sono un agricoltore, sono andata a protestare insieme a tutte le associazioni agricole in Europa perché non sia unita la PAC ai fondi di coesione. Sono due cose importantissime, da una parte quando mancano i soldi non possono pensare di toglierli come un bancomat all’agricoltura perché l’agricoltura è determinante – ha proseguito – dobbiamo parlare di sovranità alimentare, di salvare il Made in Italy, di produrre un cibo che sia sicuro e che è molto più sicuro di quello che viene importato dall’estero. D’altra parte – ha aggiunto Vivaldini – è molto importante aiutare le regioni e i territori che restano indietro, accorparli tutti in un fondo unico non credo sia la soluzione migliore”.