
Dai quasi 450 euro a Milano fino a oltre 3mila euro a Cortina: un weekend per due persone per assistere dal vivo alle Olimpiadi invernali 2026 costerà in media 1.800 euro tra alloggio, biglietti e trasporti.
Manca sempre meno alla cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Dal 6 al 22 febbraio l’Italia ospiterà ancora la rassegna a cinque cerchi, a vent’anni di distanza da Torino 2006. Come ogni Olimpiade, Milano Cortina 2026 non è solo un grande evento sportivo, ma anche un’importante occasione di sviluppo economico e turistico per l’intero territorio che le ospita. Le quattro sedi di gara – Milano, Cortina, Valtellina e Val di Fiemme – si stanno già organizzando per ricevere un afflusso straordinario di visitatori e, secondo la nostra indagine, soggiornare nelle sedi di gara per un weekend (tra alloggio, biglietti e viaggio) costerà in media 1.800 euro per due persone, con picchi di oltre 3mila euro a Cortina.
Secondo uno studio Deloitte, saranno oltre due milioni le persone attese durante le due settimane di competizioni. L’impatto sui flussi turistici sarà senza precedenti e abbiamo verificato che comporterà sostanziosi aumenti dei prezzi degli alloggi, che già ora mostrano aumenti consistenti.
La nostra indagine, realizzata ad agosto 2025 a Milano, Cortina, Bormio (Valtellina), Predazzo e Tesero (Val di Fiemme), fotografa per la prima volta l’andamento dei costi di pernottamenti, biglietti e trasporti in vista dell’evento. Si tratta di una prima rilevazione che verrà aggiornata a fine anno, quando sarà possibile verificare le variazioni dei prezzi e comprendere meglio l’evoluzione del mercato in prossimità dell’apertura dei Giochi. L’obiettivo è offrire una panoramica chiara a chi desidera vivere dal vivo l’atmosfera olimpica e programmare per tempo la propria esperienza.
Alloggi: prezzi quadruplicati nelle località di montagna
Il capitolo più pesante per chi sogna di assistere ai Giochi è quello dell’alloggio. La spesa media per due persone che vogliono soggiornare per due notti nelle località di gara passa dai 325 euro di gennaio ai 1.275 euro di febbraio, con un incremento medio del 292%. Il fenomeno però non è uniforme: a Cortina, la “Regina delle Dolomiti”, i prezzi schizzano a oltre 2.300 euro per un weekend, con un aumento del 344%. Ancora più impressionante il caso della Valtellina, dove la variazione raggiunge il +489% e la spesa media sfiora i 1.800 euro. La Val di Fiemme e Milano si mantengono su livelli più bassi, attorno ai 500 euro, ma comunque con un raddoppio rispetto al mese precedente.
Le differenze si ampliano se si guarda al tipo di sistemazione scelta. Gli hotel, nonostante i rincari, risultano mediamente meno cari degli appartamenti Airbnb. A Cortina, per esempio, un soggiorno in Airbnb può superare i 4.800 euro per due notti, mentre in hotel ci si “ferma” a circa mille euro, con una dinamica abbastanza simile in tutte le località.
Biglietti: dal curling low cost al pattinaggio di figura di lusso
Il prezzo dei biglietti rappresenta un’altra voce di spesa significativa e anch’essa molto variabile. I biglietti più economici riguardano le partite di hockey su ghiaccio a Milano, dove è possibile accedere con meno di 100 euro a persona. Restano sotto questa soglia anche discipline come biathlon, curling, sci di fondo, bob e snowboard. Più alti invece i costi per sport come lo sci acrobatico o lo short track, che superano i 150 euro, fino ad arrivare al pattinaggio di figura, dove il prezzo può toccare i 280 euro per posto.
La scelta della disciplina e della località ha un impatto diretto sul budget complessivo. Un weekend a Milano per assistere all’hockey su ghiaccio può costare complessivamente poco meno di 450 euro per due persone, alloggio incluso. Situazione opposta per Cortina, dove chi desidera fare il tifo per i campioni dello sci alpino deve prepararsi a una spesa che supera i 3mila euro. L’oscillazione dei prezzi, anche all’interno della stessa area, rende necessario pianificare con grande attenzione la propria partecipazione.
Pacchetti ufficiali: la comodità che si paga cara
Accanto alle soluzioni “fai da te”, il canale ufficiale Milano Cortina 2026 propone pacchetti “Hospitality e Overnight” che abbinano biglietti, pernottamento e servizi extra come l’accesso a lounge dedicate, catering e gadget esclusivi. È una formula pensata per chi vuole semplificare l’organizzazione e aggiungere un tocco di comfort, ma la differenza di prezzo rispetto all’acquisto separato è molto marcata.
Nella maggior parte dei casi, i pacchetti costano dal doppio fino a oltre otto volte rispetto alla somma di un biglietto base e di un hotel tre stelle. L’unica eccezione riguarda il pattinaggio di figura a Milano, dove il divario è più contenuto perché già i biglietti standard hanno prezzi elevati. In tutte le altre discipline, il salto di costo è notevole: un esempio emblematico è il biathlon a Cortina, dove il pacchetto Hospitality può arrivare a costare più di otto volte il biglietto base.
Trasporti: un’incognita che pesa sull’organizzazione
Un ulteriore elemento di incertezza riguarda i trasporti. Al momento della rilevazione, infatti, i biglietti ferroviari per febbraio 2026 non erano ancora disponibili. Abbiamo potuto fornire solo una stima basata sulle tariffe di dicembre 2025, raddoppiando i costi dell’andata per simulare il ritorno. Questa mancanza di dati rende difficile programmare la trasferta con anticipo, soprattutto per chi parte da città lontane dalle sedi olimpiche.
Anche se l’incidenza dei trasporti è più contenuta rispetto a quella degli alloggi o dei biglietti, la loro assenza nei calcoli ufficiali complica la pianificazione.
Un weekend olimpico da quasi 1.800 euro
La media calcolata per un fine settimana olimpico parla chiaro: due persone che partono da una delle principali città italiane, pernottano due notti e acquistano due biglietti, spendono in media 1.792 euro, una cifra che equivale quasi a una mensilità della retribuzione media del 2023. È un dato che permette di capire la portata economica dell’evento, sia per chi organizza sia per chi partecipa come spettatore. In realtà dietro a questa media si nasconde un ventaglio di possibilità molto ampio: dal minimo di 448 euro per chi assiste a una partita di hockey a Milano trovandosi già nel capoluogo lombardo, fino a oltre 3.200 euro per chi sceglie Cortina e le gare di sci alpino, con partenza da Roma.
Questa forbice mostra come i Giochi olimpici siano accessibili a pubblici molto diversi, ma evidenzia anche un problema di fondo: la pressione economica che ricade sui territori ospitanti e sugli spettatori. Per chi vive vicino alle sedi di gara, l’impatto può essere contenuto; per chi deve affrontare trasferte più lunghe o sogna di assistere alle discipline più prestigiose, la spesa diventa significativa. Nei prossimi mesi, con l’avvicinarsi della data d’inizio e con l’apertura delle prenotazioni dei trasporti, capiremo se i prezzi subiranno ulteriori rialzi o se emergeranno margini di risparmio. La nostra indagine proseguirà a fine anno, per monitorare come il mercato reagirà alla domanda crescente e per offrire un quadro aggiornato e utile a tutti coloro che non vogliono perdersi l’appuntamento olimpico.