Buon viaggio Robert Redford, chi non muore si rivede

Lo ricordo, per aver incarnato l’eroe americano (I tre giorni del Condor, 1975), il giornalista idealista (Tutti gli uomini del Presidente, 1976), il truffatore affascinante (La Stangata, 1973) e il ribelle romantico (Il Temerario, 1975).
Tutti film conosciuti e visti grazie al mio papà, un cinefilo di altri tempi, che amava il cinema e la sua storia. Quando i film si potevano guardare al cinema o nei due canali che la Tv di allora offriva.
Niente videocassette, dvd o altri dispositivi. In compenso c’erano il Garden l’Olimpia, l’Aurora, il Lux, il Cine Orione, il Metropol, il Golden e l’Odeon, dove spesso si andava a vedere i film la domenica mattina.
E poi i cinema di periferia, dove proiettavano i film in “seconda visione”, nel mio quartiere ve ne erano ben due, il cinema “Mariella” e il cinema “Astoria”. Da domani passerò in rassegna i dvd e i blu ray che raccontano le tue storie, così, tra “pellicole e polvere”, ritroverò il tuo volto, quello di un’epoca che resiste.
Buon viaggio, Robert… L’uomo più ben vestito di tutti rimane lui ne: I tre giorni del Condor.
bilgiu