Pesaro, notevole partecipazione alla conferenza stampa del Comitato PESARO: NO GNL. La cittadinanza si mobilita contro i progetti insalubri e pericolosi

Si è svolta questa mattina alle ore 11, nella Sala del Consiglio Comunale, la conferenza stampa promossa dal Comitato PESARO: NO GNL, per aggiornare stampa e cittadinanza sulla situazione attuale del progetto GNL e sulla crescente preoccupazione per i rischi ambientali e sanitari che incombono su Pesaro.

Presenti all’incontro tre referenti del Comitato: Roberto Malini, Carlo Ialenti Lisetta Sperindei. Durante la conferenza stampa è stato analizzato il ricorso al TAR da parte di Fox Petroli contro il parere negativo espresso dal CTR dei Vigili del Fuoco delle Marche, che aveva bloccato il progetto GNL, ritenendolo pericoloso per la cittadinanza. Il diniego aveva determinato anche la decadenza automatica della VIA precedentemente concessa.

“Vigileremo con attenzione sull’esito del ricorso,” ha dichiarato Roberto Malini, “ma le motivazioni del CTR sono inoppugnabili. Riguardano la sicurezza pubblica e la salute dei cittadini. Nessun TAR ha mai rovesciato un parere tecnico tanto autorevole”

Carlo Ialenti, esperto di impianti di gas naturale liquefatto e attivista, ha ricostruito con precisione il percorso documentale che aveva condotto, in un primo momento, alla VIA positiva. Ha sottolineato le numerose lacune progettuali, evidenziando come i progetti industriali ad alto rischio debbano attenersi rigorosamente alle normative nazionali ed europee, nel rispetto del principio di precauzione sancito dall’Unione Europea.

Uno dei temi centrali dell’incontro è stato il rischio rappresentato dalle SLAPP (Strategic Lawsuits Against Public Participation), azioni legali intimidatorie con finalità censorie.

Lisetta Sperindei, ex consigliera comunale e attivista, co-citata in giudizio con Malini in una causa civile da due milioni di euro intentata da Fox Petroli, ha ricordato come la vertenza sia oggi attenzionata da numerosi organismi internazionali, fra cui l’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, lo Special Rapporteur ONU sui Difensori dei Diritti Umani, la Commissione Europea, Front Line Defenders e diverse altre organizzazioni che tutelano gli attivisti nel mondo. Fra di esse, Net4Defenders, hub italiano nato con il sostegno della Commissione Europea in vista del recepimento in Italia della Direttiva AntiSLAPP, che avverrà il prossimo anno.

La causa rappresenta un inquietante primato: è infatti la più elevata richiesta di risarcimento mai avanzata contro singoli attivisti e non organizzazioni,

“La Direttiva anti-SLAPP in arrivo in Italia è storica,” hanno affermato Malini e Sperindei, “ma deve diventare concreta protezione per chi agisce in difesa dei beni comuni”.

Il Comitato ha anche richiamato l’attenzione sulla modifica dell’articolo 82 del Regolamento Comunale di Igiene, avvenuta nel 2023, che ha ridotto al minimo il vincolo delle distanze tra impianti pericolosi e luoghi sensibili. Il cambiamento, pur nato con l’intento di semplificare le procedure per le imprese, ha aperto la strada al progetto GNL, che prevedeva l’impianto a meno di 120 metri dalle abitazioni, in contrasto con la Direttiva Seveso III.

Una scelta, secondo il Comitato, politicamente rischiosa e normativamente discutibile, che riduce le garanzie sanitarie e ambientali dei cittadini, aprendo la strada ad altre attività insalubri nel cuore urbano.

Durante la conferenza è stato ricordato anche il contenuto degli esami di laboratorio effettuati dal LAM nel 2001, che avevano rilevato presenza di idrocarburi leggeri e pesanti nei terreni dell’area industriale ex Fox Petroli, con valori elevati in alcuni campioni tracce di piombo in altri. A fronte di questi dati, il Comitato sollecita le analisi del sito industriale già disposte dalla Procura della Repubblica, in vista della bonifica dell’area.

Dopo la conferenza stampa e alcune interviste ai referenti del Comitato, si è tenuto un incontro con la cittadinanza, molto partecipato e concluso con un lungo applauso ai relatori. Cittadini, attivisti e rappresentanti di associazioni hanno espresso forte sostegno alla causa e l’urgenza di ripristinare le garanzie sanitarie, ambientali e democratiche nella città.

Il Comitato PESARO: NO GNL ha infine ribadito la disponibilità al confronto con le istituzioni e ha invitato tecnici, giuristi, associazioni, cittadini e media a continuare il percorso comune per difendere la salute pubblica, impedire l’avanzata di impianti industriali insalubri nel tessuto urbano, respingere ogni forma di pressione indebita nei confronti degli attivisti. “Pesaro merita di essere una città salubre, sicura e democratica,” hanno concluso Malini e Sperindei. “Di conseguenza, la società civile di cui fa parte il nostro Comitato continuerà a vigilare, informare, agire”.