Anniversario don Pino Puglisi, lunedì 15 settembre. Cisl, simbolo di impegno coraggio e forza gentile contro l’oppressione mafiosa

“I nostri giovani hanno bisogno, oggi più che mai, di esempi come Padre Pino Puglisi e la sua capacità di opporsi alla mafia aiutando i ragazzi del suo quartiere, sempre con il sorriso e con la forza gentile di un uomo di Chiesa. Ricordiamo il suo impegno e il suo coraggio, quello di chi amava la sua città e sapeva che, soltanto con le azioni di tutti i giorni nel segno della legalità, si può sperare in un futuro libero dall’oppressione mafiosa”.

Ad affermarlo è Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani in vista del trentaduesimo anniversario della morte di Padre Pino Puglisi che ricorre lunedì 15 settembre. “Il suo impegno per il quartiere Brancaccio, per la sua comunità, ci ricorda quanto siano fondamentali le periferie per rilanciare il futuro della città. Per don Pino, il primo ‘dovere di tutti è rimboccarsi le maniche’. La rigenerazione urbana, un piano per la vivibilità e la dignità delle zone periferiche con servizi adeguati, sono fondamentali per interrompere quell’isolamento sociale in cui vivono le famiglie e i ragazzi di queste realtà. Per contrastare la mafia – aggiunge Badami – bisogna esserci soprattutto dove la mafia cerca di rendersi attrattiva e di dare risposte che i cittadini attendono dallo Stato”.

La segretaria generale Cisl Palermo Trapani conclude: “contro la violenza diffusa, contro la criminalità che sembra dominare interi quartieri, rispondiamo insieme con la determinazione che guidava le azioni di Padre Puglisi, cercando di imprimere quel cambiamento culturale necessario per liberarci dalla mafia. Un passo alla volta, ogni giorno, perché, diceva don Pino, ‘ciò che importa è portare speranza e non dimenticare che tutti, ciascuno al proprio posto, anche pagando di persona, siamo i costruttori di un mondo nuovo’”.