TUMORE ALLA VESCICA: A CATANIA DIVULGAZIONE DEI PIÙ RECENTI TRAGUARDI SULLE CURE PERSONALIZZATE

Dalla ricerca scientifica alla diagnosi precoce, dal vigile monitoraggio delle neoplasie all’evoluzione delle terapie e della chirurgia oncologica. Saranno i temi al centro del congresso interregionale – organizzato da idipharma in Sicilia – su “Tecnologie Emergenti, terapie personalizzate e nuovi modelli di cura per la salute vescicale”, in programma sabato 13 settembre dalle 14 alle 19.15 in via Goffredo Mameli 12, ad Aci Bonaccorsi (Catania).

«Per i tumori alla vescica avanzati si afferma sempre più la tecnica robotica, attuata anche a Catania, con rapida ripresa del paziente e riduzione delle complicanze post-chirurgiche – anticipa Rosario Leonardi, responsabile scientifico del convegno, direttore di Urologia della Casa di Cura Musumeci GECAS e professore associato di Urologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Kore di Enna –  sono oltre 35 mila le resezioni transuretrali (TURBT) tipiche dei tumori alla vescica non muscolo invasivi praticati ogni anno ma il numero si potrebbe ridurre attuando, in casi selezionati,  tecniche mini-invasive come la TULA (Trans Urethral Laser Ablation). La prevenzione primaria è correlata allo stile di vita; circa il 50% dei casi è attribuibile al fumo, c’è un’incidenza maggiore nei soggetti che lavorano a contatto con idrocarburi, sostanze chimiche e coloranti. Indaghiamo sulla predisposizione genetica, nei casi di incidenza familiare occorre eliminare ogni rischio di insorgenza».

Il confronto tra urologi verterà anche sui nuovi biomarcatori vescicali e su avanzati accertamenti non invasivi che, insieme alla cistoscopia, consentono di rivelare le neoplasie. Saranno trattate le più recenti innovazioni sui test genetici e le evoluzioni sulla stadiazione dei tumori, tenendo conto del loro grado di malignità e di invasività della parete vescicale.

I lavori proseguiranno con approfondimenti su incontinenza e impotenza. Gli effetti funzionali non sempre sono compromessi e solo nei casi più gravi sono correlati agli interventi demolitivi che – a causa di tumori muscolo invasivi – obbligano all’asportazione degli organi vescica e prostata. Grazie alla laparoscopia robotica e al contributo della ricerca sulle protesi, oggi sono sempre più ripristinabili sia la continenza che la potenza, confermando l’orientamento della comunità scientifica verso terapie personalizzate che mirano ad innalzare la qualità di vita dei pazienti. Il convegno si concluderà con la lettura sul ruolo della fitoterapia.