
Mercoledì 10 settembre, alle ore 21, la rassegna Open Jazz di Zō Centro culture contemporanee, sul palcoscenico esterno di SpiazZo, presenta “Preghiera”, una performance con la musica e le voci di Cinzia Insinga, Saro Minardi, Paolo Anile (sax) e Maria Conticello (voce e chitarra) tratta dal testo grottesco e affascinante dello scrittore e drammaturgo spagnolo Fernando Arrabal.
I personaggi della performance, Lilbè e Fidio, sono adulti-bambini mai cresciuti, puri e allo stesso tempo malvagi, sospesi in un limbo di incertezze e alla continua ricerca di dare un senso allo scorrere del tempo. I due nascondono un passato di cattiverie e delitti che si ripromettono di correggere attraverso la lettura del Libro, cioè: la Bibbia. Vogliono essere più buoni, più altruisti, più utili al prossimo, si sforzano come possono, ma la loro natura di esseri-cattivi, condizionati da un peccato originale inestinguibile, li fa traballare e li riporta ai loro stessi errori. Una piccola-grande metafora dell’umanità di oggi e di ogni tempo.
Nella loro messinscena, i quattro attori e musicisti hanno voluto seguire il suggerimento dello stesso autore che indica come brano finale “Black & Blue” di Louis Armstrong e hanno deciso di giocare tutto il pezzo col tocco del jazz. Un concertato d’insieme, fatto dalle voci dei due attori, Cinzia Insinga e Saro Minardi, dal sax di Paolo Anile e dalla voce e chitarra di Maria Conticello, che si alternano e si fondono in un gioco divertente, buffo e grottesco, ma pervaso anche da una profonda, poetica inquietudine.
Scrittore, drammaturgo e regista cinematografico spagnolo della prima metà del ‘900, naturalizzato francese, Fernando Arrabal ha riversato sulla scena teatrale e sullo schermo una figuratività grottesca e fantasmatica, fatta di personaggi buffi e insicuri ma, allo stesso tempo, tragici, immorali. Le loro necessità quotidiane e le loro visioni apocalittiche sono pervase da deformazioni allegoriche, ricollegabili al gusto del Surrealismo, sia nell’immaginario che nel senso tragico, tipico della tradizione culturale spagnola di quegli anni. Insieme ad Alejandro Jodorowsky e a Roland Topor, in un clima tardo-surrealista, ha dato vita a una formazione d’avanguardia denominata Panique, che propugna uno stile di vita e una cifra estetica più che un movimento ideologico, rivolti a stimolare la ricerca dell’insolito e dell’inatteso, in un convulso anticonformismo che trova la sua espressione soprattutto nel gioco teatrale. Nonostante i padrini di Arrabal siano stati André Breton e Luis Buñuel, il suo mondo non può essere assimilato solo all’estetica surrealista, perché gli incubi di questo scrittore-cineasta e il suo modo, forsennato e razionale al tempo stesso, di comporre assieme immagini visionarie rimandano piuttosto all’onnipotenza inventiva del mondo infantile e a umori selvaggi e barocchi.
Biglietto: € 10, ridotto € 7 per prenotati Ristoro Zō (è possibile cenare durante lo spettacolo, prenotando al 392.544 8183), prevendita on line su https://dice.fm/partner/dice/event/6dr5p3-preghiera-open-jazz-a-spiazz-10th-sep-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets
Zō Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici 6 Catania. Info: telefono 0958168912 da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13.