L’avesse detto: equilibrio e solidarietà per risolvere i problemi dentro e fuori dal Comune di Messina – IMG PRESS
Direttore,
abbiamo a che fare con una narrazione che premia la visibilità e punisce, mortificandola, la funzionalità. Si costruisce il consenso con opere “titaniche” o di grande impatto “visivo”, e politicamente spendibili, che non risolvono i problemi reali della gente e anzi, li moltiplica. Mentre i progetti utili vengono sabotati perché non portano voti, titoli, consenso, in quel caso si adducono le più ignobili giustificazioni, la più usata? “Mancano i soldi”.
Così, il “sistema”, che si regge su una facciata di innovazione, sotto la superficie, può continuare ad avvalersi di una gestione distorta, clientelare e disfunzionale, fine a se stessa. Siamo ben oltre la semplice inefficienza, è una crisi di legittimità amministrativa e sociale.
Il “cambiamento” è solo di facciata, uno specchietto per le allodole. E chi si permette di promuovere una “visone alternativa” un vero “cambiamento”, che sia di rottura con il sistema odierno, viene subito accusato di populismo, estremismo, irresponsabilità. Si viene esposti a attacchi feroci, anche personali.
Per questo noi oggi, abbiamo governanti che preferiscono gestire il declino del nostro Paese e della nostra società, piuttosto che rischiare lavorando su un vero cambiamento.
Lettera firmata