
Roma – Era ricercata dal 2017 in campo internazionale dalle Autorità turche. Una donna, trentasettenne di origini bulgare, è stata rintracciata dalla Polizia di Stato nei pressi della stazione Termini.
Sono stati gli agenti della sezione Volanti e del Commissariato Viminale ad individuarla mentre si aggirava intorno allo scalo ferroviario, fingendosi una normale turista.
Insospettiti dal suo atteggiamento guardingo, i poliziotti l’hanno fermata per un ordinario controllo di polizia ma, al momento degli accertamenti in banca dati, è emerso che sulla donna gravava dal 2017 un mandato di arresto internazionale emesso dalle Autorità turche.
Tutto era iniziato da un episodio, verificatosi ad Istanbul, che l’aveva vista coinvolta laddove, approfittando della distrazione di una persona che stava provando dei vestiti in un negozio di abbigliamento, le aveva sottratto il telefono cellulare.
All’epoca dei fatti, la trentasettenne era stata riconosciuta grazie alle immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza e, pertanto, nei suoi confronti era stato emesso il provvedimento di rintraccio a livello internazionale.
Identificata nella giornata di ieri dalla Polizia di Stato nella persona ritenuta responsabile di quell’episodio, la giovane è stata associata immediatamente al carcere di Rebibbia, dove resterà trattenuta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dovrà scontare 6 anni, 6 mesi e 28 giorni di reclusione.