Scoperto deposito di droghe sintetiche, un arresto a Bologna

A Bologna i poliziotti della Squadra mobile hanno effettuato una perquisizione in un appartamento nel quale abitava un 29enne, trovando e sequestrando circa otto chilogrammi di sostanze stupefacenti.

L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti.

Gli investigatori della Mobile sono arrivati al deposito di droga grazie a diverse segnalazioni relative alle numerose e brevi visite giornaliere nell’appartamento, alcune delle quali arrivate tramite l’app della Polizia di Stato YouPol.

All’interno dell’appartamento i poliziotti hanno trovato una notevole quantità di droghe sintetiche, in particolare oltre due chili di cristalli di Mdma, in totale 2.200 pastiglie di diverse dimensioni e colori; due chili di ketamina; oltre quattro chili di mefedrone, nota anche come “droga del cannibale”; 60 grammi di metilone, conosciuto anche come “sali da bagno”; 65 grammi di anfetamina e metanfetamina; 23 grammi di marijuana.

Sequestrati anche bilancini e bilance di precisione, una macchina e cellophane per il sottovuoto, bustine piccole per singole dosi con chiusura ermetica e denaro contante per un totale di 1.850 euro.

Mefedrone e metilone sono sostanze comparse sul mercato clandestino europeo a scopo ricreativo all’inizio degli anni 2000 e provocano effetti negativi sulla salute, in particolare agli organi interni, e sul comportamento umano.

Le sostanze vengono spesso prodotte in laboratori clandestini, con livelli di purezza variabili e residui chimici pericolosi, e confezionate come polveri o pastiglie colorate per attrarre i consumatori.

Si tratta di stimolanti del sistema nervoso centrale, con effetti che includono tachicardia, agitazione, allucinazioni e insonnia, simili a quelli provocati da Mdma e anfetamine. L’assunzione può avvenire per via nasale, orale o iniettiva, con dosi medie variabili da 100 a 250 milligrammi.

Il breve picco degli effetti spinge spesso i consumatori ad assumere dosi ripetute, aumentando il rischio di gravi danni alla salute.