
Questa sera, giovedì 14 agosto, il Tempio di Segesta si accenderà di musica e poesia per l’attesa Prima nazionale di “Celia”, in scena alle ore 21.30 nell’ambito del “Segesta Teatro Festival”. Sarà l’occasione per scoprire dal vivo il nuovo progetto di Maurizio Curcio, Valentina Migliore e Roberta Scacciaferro, ispirato alle ottave del grande poeta siciliano del Cinquecento Antonio Veneziano (1543–1593).
Prodotto dalla Cooperativa Le Baccanti, “Celia” è stato premiato nell’ambito del bando nazionale “Per Chi Crea”, ottenendo il riconoscimento “Nuove Opere – Settore Musica” da Siae e Ministero della Cultura: un importante attestato di valore e originalità artistica.
Il progetto nasce da un lavoro accurato di ricerca e scrittura musicale firmato da Maurizio Curcio, che ha scelto di confrontarsi con i testi poetici di Antonio Veneziano. In “Celia” strumenti acustici e tecnologie musicali di ultima generazione dialogano senza sovrapporsi, alternando arrangiamenti densi e articolati a momenti di essenzialità sonora. Ne emerge un’opera capace di restituire freschezza e contemporaneità a un patrimonio linguistico e letterario di cinque secoli fa.
A interpretare questo percorso sono Valentina Migliore e Roberta Scacciaferro, due delle voci più interessanti del panorama musicale siciliano, che si muovono con naturalezza tra atmosfere popolari e scrittura colta, offrendo una gamma espressiva ampia e coinvolgente.
La struttura musicale si rifà al genere della “canzone”, con uno stile sobrio, diretto e privo di orpelli, pensato per esaltare il valore dei testi poetici, rendendoli al contempo accessibili a un pubblico ampio. Dal punto di vista stilistico, “Celia” si inserisce nel genere “Alternative”, realizzando un equilibrio tra radici, tradizione e sperimentazione.
Le ottave di Veneziano, composte in buona parte durante il periodo di prigionia ad Algeri condiviso con Miguel de Cervantes, parlano di tematiche eterogenee, quali amore, sdegno, dolore e gioia, e si offrono oggi come straordinario materiale poetico da rileggere attraverso la musica. Non a caso, autori come Leonardo Sciascia e Vincenzo Consolo ne hanno sempre riconosciuto il valore. Tra l’altro, Veneziano e Cervantes intrattennero successivamente un intenso scambio epistolare documentato e raccolto in una monografia curata da Marina Rinaldi e pubblicata dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo.
Celia si presenta come un concept album di circa 50 minuti, articolato in 9 brani, ma pensato anche per la diffusione in singole tracce. Il primo singolo, “Cori Estintu”, uscito da poche settimane e già disponibile su tutte le piattaforme musicali, propone una rilettura contemporanea della lingua delle ottave, aprendo idealmente il percorso che conduce all’uscita del disco, che sarà presentato, appunto, in Prima assoluta, giovedì 14 agosto a Segesta.
Questo lavoro si inserisce nel solco della tradizione orale siciliana, ma guarda oltre, mettendo in dialogo passato e presente e costruendo un ponte ideale tra le radici della cultura e il sentire delle nuove generazioni. Scopo del progetto, infatti, è promuovere e diffondere gli aspetti più significativi della cultura italiana, evidenziandone la dimensione artistica, letteraria e storica, con un approccio che mira a rafforzare nei giovani il senso di appartenenza e a valorizzare il contributo che l’Italia ha offerto allo sviluppo culturale mondiale. “Celia” intende, infatti, colmare il divario tra la cultura storica del popolo siciliano e le giovani generazioni, spesso prive di conoscenza diretta di questo patrimonio. La musica diviene, così, uno strumento privilegiato per diffondere tale repertorio, rendendo fruibili i versi del Veneziano.
Qui il video di “Cori estintu”: https://www.youtube.com/watch?v=2Qu1EFHm3KA
Con questo progetto, Le Baccanti – cooperativa promotrice dell’iniziativa – conferma il proprio impegno nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, rivolgendo particolare attenzione ai linguaggi creativi contemporanei e al coinvolgimento dei più giovani.