Uscito Il carteggio Morrison di Carmine Maffei, una storia tra realtà e finzione

Documenti segreti e poesia, in cui la figura di Jim Morrison diventa emblema di un’intera generazione in lotta con il potere e sé stessa…

È disponibile in tutte le librerie e negli store online Il carteggio Morrison (Bookroad Editore), romanzo d’esordio di Carmine Maffei, musicista e autore di Solofra (AV). Un’opera a metà strada tra biografia immaginaria, spy-story e riflessione esistenziale, che ripercorre gli ultimi mesi di vita del leggendario frontman dei Doors, Jim Morrison, nella Parigi del 1971.

Dopo lo scandalo del concerto di Miami e il processo per atti osceni, Morrison si rifugia in Francia, terra dei suoi poeti amati, per tentare una rinascita. Ma anche a Parigi l’ombra del controllo non lo abbandona: i servizi americani lo sorvegliano, sospettando legami con ambienti anti-governativi. Venti anni dopo, nel 1991, un nuovo fascicolo si riapre: tre uomini, tra cui un agente segreto e un giornalista, si mettono sulle tracce di un misterioso documento scomparso che Jim non lasciava mai. Cosa conteneva davvero? Quali verità doveva custodire?

Tra vecchie amicizie, spie dell’intelligence e segreti sepolti da tanto tempo, la ricerca della verità condurrà in un labirinto di mezze verità e false piste, dove il confine tra mito e realtà si fa sempre più sottile. Quali rivelazioni potrebbero emergere da documenti rimasti nell’ombra per decenni?

Il carteggio Morrison nasce dal mio desiderio di raccontare gli ultimi giorni di Jim Morrison a Parigi, tra la primavera e l’estate del 1971 – ha spiegato l’autore.

Inizialmente pensato come una biografia parziale, è diventato pian piano un romanzo. L’idea prende spunto da un fatto realmente accaduto in quel periodo. Ho scelto il titolo ispirandomi a Il carteggio Aspern di Henry James, dove si parla di documenti scomparsi appartenenti a un poeta: una suggestione che ho sentito fortemente mia e ho trasportato nella biografia romanzata.

La stesura è avvenuta durante un momento di autoesilio, dopo la fine di un’esperienza lavorativa intensa. Quel silenzio improvviso mi ha portato a immedesimarmi in Morrison, che proprio in quel periodo si era allontanato dalla musica per tornare alla poesia, la sua passione più autentica.

In quelle giornate ho respirato le sue inquietudini, le sue paure, e le ho riversate nella narrazione, arricchendola con atmosfere di tensione ispirate dai romanzi psicologici di Georges Simenon. Ho pensato anche ad Arthur Rimbaud, poeta che Morrison ammirava e che come lui abbandonò l’arte per cercare un’altra vita.

Un forte impulso alla scrittura mi è venuto, infine, dalla lettura dei dossier dell’FBI su Jim Morrison e John Lennon, vere e proprie testimonianze della repressione contro gli artisti scomodi.

La pubblicazione nel 2025, a sessant’anni esatti dall’incontro tra Morrison e il tastierista dei Doors Manzarek, è per me un omaggio sentito, personale e simbolico”.

Biografia di un rockstar, fantasia e intrigo. Sono queste, in sintesi, le parole chiave de Il carteggio Morrison, un romanzo nato dal vuoto che unisce le inquietudini di un artista e le inchieste del governo americano oltre le barriere dei diritti costituzionali, al fine di conoscere i presunti rapporti di un ribelle con i cospiratori della Nuova Sinistra.