
Un mosaico di linguaggi coreografici, narrazioni poetiche e visioni contemporanee: District Dance Festival torna a Roma dal 21 al 26 luglio 2025, confermandosi come una delle rassegne di danza contemporanea più attese a Roma, dedicata all’espressione corporea e alla sperimentazione artistica. Il festival, ideato e diretto dalla Compagnia Atacama, con la direzione artistica di Patrizia Cavola e Ivan Truol, in collaborazione e con il patrocinio del Municipio VII, propone una ricca offerta di spettacoli, laboratori e progetti partecipativi, capaci di attraversare generi e generazioni di pubblico, accogliendo compagnie e coreografi tra i più autorevoli e innovativi della scena nazionale.
Per questa edizione il Festival si terrà presso l’Anfiteatro di Villa Lais, offrendo una programmazione ricca e articolata: sei giorni di spettacoli, laboratori gratuiti, performance site-specific e incontri tra artisti e cittadini, in cui i linguaggi del corpo si intrecciano con il paesaggio urbano, la memoria collettiva e le istanze della contemporaneità.
La programmazione degli spettacoli di District Dance Festival si apre martedì 22 luglio alle ore 19:00 con Io sono di legno di Fabula Saltica, una delle compagnie di danza contemporanea più longeve e affermate in Italia. Ispirato all’omonimo romanzo di Giulia Carcasi, lo spettacolo di e con Chiara Tosti, esplora le fragilità e le incertezze dell’adolescenza. Il legno diventa metafora di resistenza e vulnerabilità, un materiale capace di celare le proprie ferite fino a quando il tempo e la pressione non le rivelano. Come nell’arte del Kintsugi, dove le crepe si trasformano in trame preziose, Chiara Tosti trasforma le proprie cicatrici in un percorso di crescita e consapevolezza.
A seguire, Compagnia Atacama presenta Anime, una performance site-specific, firmata da Patrizia Cavola e Iván Truol, che intreccia danza contemporanea, musica e canto in un dialogo profondo tra corpo, spazio e memoria. Ispirata al concetto di “abitare” come atto di presenza consapevole, la creazione nasce in relazione viva con gli elementi architettonici e naturali del luogo in cui si svolge, trasformandolo in scena narrante e spazio di incontro. Il pubblico è invitato a seguire un percorso itinerante che attraversa il luogo, le sue geometrie e simboli, condividendo un’esperienza immersiva e collettiva che restituisce valore al patrimonio culturale e ne ispira nuove possibilità di lettura. Le produzioni della Compagnia Atacama fondono danza, teatro fisico, voce, immagine e musica; dal 1999 sono state presentate in numerosi festival e teatri internazionali.
Mercoledì 23 luglio alle ore 18:30, la magia del bosco prenderà vita ne Il bosco di Erin di Ersilia Danza, spettacolo pensato per bambini e famiglie che invita il pubblico di tutte le età a ritrovare i propri luoghi del cuore, attraverso un percorso sensoriale e narrativo dove corpo e ambiente si intrecciano. La serata dedicata alle famiglie continua con Cappuccetto Rosso C’era una volta il lupo e la fanciulla, ideato da Patrizia Cavola e Ivan Truol di Compagnia Atacama, che affronta la celebre fiaba europea riletta come metafora del passaggio dall’infanzia all’età adulta. In scena Valeria Loprieno, Cristina Meloro e Giada Manno, protagoniste di un viaggio iniziatico che attraversa il bosco come simbolo del proprio lato oscuro e del percorso di crescita individuale.
Giovedì 24 luglio, alle ore 19:00, la storica compagnia Motus, diretta da Simona e Rosanna Cieri, presenta Invidia. Una riflessione coreografica intensa e attuale sul sentimento corrosivo dell’invidia, amplificato dalla società digitale. I danzatori restituiscono, con il loro linguaggio fisico, corpi segnati e sguardi distorti, in un confronto costante tra individuo e comunità. Il festival prosegue con Last Chance di Mandala Dance Company che affronta il tema della “ultima possibilità” come riflessione universale sul presente. Una coproduzione internazionale con Zawirowania Dance Festival, con le coreografie di Paola Sorressa ed Elwira Piorun, lo spettacolo racconta la forza e la fragilità dell’essere umano attraverso corpi in resistenza, capaci di trovare nella danza una via di rinascita.
Al debutto assoluto a Roma, venerdì 25 luglio, alle ore 19:00, verrà presentato il primo studio de L’Ultimo Uomo, la nuova e attesa produzione di Patrizia Cavola e Ivan Truol della Compagnia Atacama, che trae ispirazione dal saggio La società della stanchezza del filosofo Byung-Chul Han. Attraverso il linguaggio del corpo si affronta il tema del burnout contemporaneo e la necessità di una nuova forma di cura attraverso la lentezza e la contemplazione.
Sabato 26 luglio alle ore 19:00, il festival accoglie Dalet di Giorgia Giannini e Andrea Tenerini, progetto di danza contemporanea che intreccia l’essenza primordiale della Terra con l’esplorazione degli archetipi ancestrali dell’essere umano. Partendo dalla quarta lettera dell’alfabeto ebraico, Dalet, simbolo di solidità e realizzazione concreta, la performance si immerge nella potenza dell’elemento Terra. Lo spettacolo è prodotto dal Centro di Produzione Nazionale della Danza ResExtensa / Porta d’Oriente, con la direzione artistica di Elisa Barucchieri.
A chiudere questa edizione del festival, la Compagnia EgriBiancoDanza, punto di riferimento per la danza contemporanea, che presenta un estratto di Anatomie Spirituali, mosaico di immagini poetiche e inattese, una riflessione sul corpo umano gesti rituali e suoni rinascimentali, ispirata ai celebri studi anatomici di Leonardo da Vinci e Vis a Vis, performance che esplora l’intensità dei legami umani attraverso la danza.
Per info e prenotazioni scrivere a info@compagniaatacama.it.
Non solo spettacoli e performance, ma anche laboratori ad accesso gratuito arricchiranno l’offerta del Festival: a partire dal laboratorio condotto da Patrizia Cavola e Ivan Truol, pensato per accompagnare il pubblico alla visione dello spettacolo Anime. Il percorso, dedicato all’indagine dei temi e delle scritture coreografiche della creazione — ideata per spazi non convenzionali in site-specific — offrirà ai partecipanti un’immersione nella poetica degli autori. La pratica unirà lo studio tecnico del movimento, l’ascolto e la consapevolezza corporea alla ricerca di un proprio linguaggio espressivo, alla scoperta di quello che l’artista definisce un “corpo poetico”.
Particolarmente attento ai più piccoli, il festival propone anche un laboratorio di movimento per bambini dai 5 ai 10 anni, condotto da Valeria Loprieno. Il percorso, pensato come introduzione allo spettacolo Cappuccetto Rosso, c’era una volta il lupo e la fanciulla della Compagnia Atacama, partirà dalla fiaba per esplorare il contrasto tra i mondi dei protagonisti. Attraverso il movimento creativo e immaginifico, i bambini saranno guidati in un viaggio simbolico “nel bosco”, alla scoperta di sé e dell’altro, oltre le etichette e gli stereotipi, in un laboratorio che promuove inclusione, dialogo e libertà espressiva.
Maggiori informazioni sul sito: www.compagniaatacama.it