Informazione estiva e tormentoni. Quali e come affrontarli

L’informazione estiva, pubblica e privata, è caratterizzata da alcuni tormentoni. Ripetuti a noia senza nessuna novità, si presentano ogni volta come lo scoop del momento. L’elenco è lungo ed ancora suscettibile di arrivi e partenze.

Ce n’è uno, della cosiddetta cronaca, in vigore già da un po’ di tempo, il “delitto di Garlasco”. Le indagini riaperte per un crimine del 2007 per cui il colpevole fu riconosciuto tale nel 2015. Non c’è giornale, tg o speciale di approfondimento che non se ne occupi. Ogni virgola, supposizione, idea o suggerimento è oggetto di informazione e approfonditi studi con partecipazione di ogni tipo di esperto. L’impressione è che tutti quelli che ne danno notizia, divengono esperti di vari settori delle indagini scientifiche, criminali e giudiziali.

Ce n’è un altro, della cosiddetta politica, che è la proposta del partito Forza Italia per accrescere in qualche modo i diritti degli immigrati, soprattutto dei figli di questi ultimi. E’ lo ius scholae: dopo dieci anni di scuola con profitto, si dovrebbe acquisire il diritto alla cittadinanza italiana. Il tormentone, subito cavalcato da informazione e approfondimenti, nasce dal fatto che il proponente è parte della coalizione di governo dove, gli altri due partiti della stessa, dicono di essere contrari, mentre le opposizioni sostengono di essere  favorevoli. Anche qui, informazione e approfondimenti si rincorrono, con essenzialmente dichiarazioni “mitragliate” raccolte da media che seguono i vari leader politici fin sotto gli ombrelloni dove, chi non è già edotto della sostanza, non capisce nulla… se non che alcuni sono a favore e altri contro.

L’impressione generale è che i proponenti, visto il solo parlarne e mai passare ad atti concreti (che vengono preannunciati per dopo l’estate), abbiano trovato il modo per distinguersi all’interno del proprio schieramento e, di conseguenza, aumentare i propri poteri di rivalsa, financo ricatto. E i media seguono tutti.

C’è anche un terzo tormentone economico, i dazi Usa che il presidente Trump rilancia e cambia in quantità percentuali e tempi di attuazione. Tutta l’informazione ci sta dietro e – a parte alcune battute fra i denti su economia, politica e psichiatria – abbiamo informazioni che un giorno dicono una cosa e il giorno dopo un’altra, con una caratteristica: la continuità nel cambiamento, senza mai giungere ad un punto fermo per cui, la notizia/informazione, diventerebbe desueta. Ma intanto, Trump di qua e Trump di là, % xx o %yy, con un’unica dominante: la crescita del patrimonio personale del presidente che, mediamente, viene presentato come una normale conseguenza del tormentone. Chissà cosa accadrebbe se al posto di Trump ci fosse Mattarella o Macron o Starmer.

Altri tormentoni potrebbero essere le due guerre in cui siamo coinvolti abbastanza direttamente, Medio Oriente e Ucraina, che sono già candidate ad accompagnare tutta l’informazione estiva. Ma in questo caso, non c’è un nulla o semi-nulla che viene condito e infiorettato per essere venduto come informazione, perché ogni giorno le notizie di morti e attacchi sono quelle determinanti… mentre si potrebbe parlare di tormentone per le informazioni sui tentativi di accordi per fermare le belligeranze, dove, anche un sopracciglio che si muove, è soggetto a interpretazioni e studi di esperti e informatori.

Certo, un po’ di tempo fa i tormentoni estivi erano gli amori e disamori di personaggi famosi. Ma, noi e il tempo, e i gazzettieri, cambiano.

Per non crearsi grandi aspettative e delusioni, è bene essere preparati, scettici e… informati.

Vincenzo Donvito Maxia – presidente  Aduc