
L’Enac ha fatto sapere (1) che da oggi i passeggeri aerei per voli nazionali e all’interno dell’Ue, non devono più esibire un documento d’identità, sono sufficienti i dati che comunque risultano acquisiti nel momento della prenotazione e emessa la carta d’imbarco. Una disposizione italiana che non esenta i passeggeri dal doversi portare un documento d’identità che, invece, deve essere esibito quando si prende un volo per tornare da un Paese Ue in Italia… oltre al fatto che i documenti d’identità è bene portarseli sempre dietro anche quando si va a fare la spesa al supermercato.
Una decisione che snellisce le procedure e, soprattutto in stagioni di punta come questa, evita code.
C’è a nostro avviso, al di là della semplificazione, un altro aspetto importante.
Esistono i trattati di Schengen che consentono l’attraversamento di diverse frontiere tra Paesi Ue senza fermarsi e doversi identificare. Proprio in questi ultimi mesi, dove alcuni Paesi, per esempio, hanno sospeso gli effetti del trattato a causa delle tensioni soprattutto nel nord-est dell’Ue, il segnale che Enac e l’Italia danno agli altri partner europei diventa sintomatico: ricordiamoci che la missione dell’Unione è di diventare un unico Paese – speriamo federalista, aggiungiamo noi – dove la mobilità delle persone, come già avviene per merci e capitali, è il segnale economico, politico e sociale che stiamo andando in questa direzione.
Proprio ieri il Parlamento di Strasburgo ha respinto una mozione di sfiducia alla Commissione ed ha evitato una crisi che – tempeste economiche e politiche in corso – non avrebbe fatto altro che indebolire tutta l’Unione Europea. Bene, il segnale italiano dei documenti, si aggiunge a questo percorso: una Europa più unita, dove i suoi cittadini condividono le responsabilità, è possibile.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 – https://www.aduc.it/notizia/documenti+aereo+ecco+cosa+cambia+voli+interni+ue_141314.php