
AUGUSTA – Sarà realizzata una terza via di collegamento tra l’isola di Augusta e la terraferma: per un importo di oltre 20 milioni di euro sono stati consegnati ieri i lavori del nuovo “ponte”, opera strategica che, oltre a garantire un raccordo logistico di impianti portuali civili e militari e servizi tecnico-nautici per le attività portuali, consentirà la deviazione del traffico pesante sulla nuova strada e rappresenterà un’importante via di fuga in caso di emergenze. Il progetto è frutto di una significativa sinergia tra Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia orientale, Comune di Augusta e Marina Militare, in particolare Stato Maggiore della Marina, Segretariato Generale della Difesa – Direzione dei Lavori e del Demanio, grazie alla sottoscrizione di un accordo di un accordo di programma finalizzato a mettere in campo uno sforzo congiunto per la realizzazione dell’infrastruttura.
“Si inserisce in un contesto di grande importanza non solo per l’Authority – spiega il presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina – ma per tutto il territorio augustano e l’area militare e rappresenta una vera svolta nello sviluppo logistico, trasportistico e in termini di viabilità e sicurezza del comprensorio”.
L’investimento rientra nel PNRR misura M5C3-11 “Interventi infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali (ZES)” – Interventi “collegamento di “ultimo miglio” che prevedeva tre attività: la riqualificazione del viadotto di accesso al Porto Commerciale di Augusta, già ultimata per un importo di oltre 1 milione; la riqualificazione strutturale dei piloni del viadotto Federico II, in via di ultimazione, per una cifra pari a quasi 2 milioni; infine l’intervento in questione che dovrebbe essere completato entro il 30 giugno 2026 dalla ditta aggiudicataria Fenix Consorzio Stabile di Bologna, consorziata esecutrice Two Smart Building che ha sede in Tremestieri Etneo (CT).
“Si tratta di un’efficace ed efficiente soluzione anche in ordine agli aspetti di protezione civile – sottolinea il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare – configurando di fatto una terza via di fuga in caso di calamità naturali o eventi metereologici straordinari; attese le forti limitazioni del ponte Rivellino assicurerebbe elevata sicurezza in caso di esodo della cittadinanza dell’isola. Inoltre la deviazione del traffico avrà come immediata conseguenza il decongestionamento del traffico con notevoli benefici per tutti”.
Il porto di Augusta rappresenta per la Marina Militare una delle tre Basi Navali principali dov’è permanentemente dislocata l’aliquota della flotta nazionale destinata al pattugliamento d’altura: “Le strutture della Base Navale si trovano perlopiù nell’isola – evidenzia l’ammiraglio Andrea Cottini, comandante del Comando Marittimo di Sicilia -attualmente collegata alla terraferma mediante l’antico ponte Rivellino Quintana, risalente all’800, che prevede l’attraversamento dell’antica Porta Spagnola di accesso al centro storico della città, e dal viadotto ponte Federico II. Il ponte Rivellino, è un manufatto storico, di dimensioni modeste e non è idoneo a sostenere il traffico veicolare tra le due parti della città”. Il viadotto ponte Federico II infatti rappresenta l’unica via di collegamento del traffico pesante tra la terraferma e l’isola che obbliga all’attraversamento delle antiche e strette vie urbane e conseguenti limitazioni in caso di impossibilità all’utilizzo del ponte Federico II. La nuova opera contempla la realizzazione di due impalcati da ponte separati deputati uno esclusivamente all’utenza militare e l’altro al traffico civile. Inoltre dovendo procedere al taglio degli alberi esistenti, l’Adsp provvederà alla successiva ripiantumazione.