
Gli appuntamenti: una via intitolata a Cristiana Matano, il docufilm sui dieci anni della manifestazione e il recital con Salvo Piparo e Diego Spitaleri…
Dopo l’incursione a Linosa, da domani, martedì 8 luglio, Lampedus’amore si sposta sull’isola maggiore delle Pelagie, dove, alle 19:00, è prevista la cerimonia di intitolazione di “via Cristiana Matano”, nei pressi del Museo Archeologico e del Giardino dei Giusti, alla presenza delle autorità comunali.
Alle 21:30, in piazza Castello, l’apertura della manifestazione è affidata a “Occhiblu”, il docufilm che racconta i primi dieci anni del Festival, le sue motivazioni, le origini e l’evoluzione. Il lavoro, diretto da Gabriele Vannini, è stato realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, sede Sicilia. Si prosegue, alle 22, con “Le favole del mare”, recital di e con Salvo Piparo, accompagnato dal musicista Diego Spitaleri: in scena leggende e vicende di mare, un insieme di ricordi raccontati con l’antica tecnica del cunto, ricordando anche la storia della Madonna di Porto Salvo di Lampedusa.
Un’opera intensa, dal titolo evocativo: “Non sarà – spiega Piparo – una semplice serata di intrattenimento, bensì un incontro profondo, autentico, intessuto di umanità e contatto reale con le persone. Una serata che vuole portare un messaggio forte di aggregazione, inclusione, consapevolezza”. Continua Piparo: “Non sono favolette per bambini, ma favole dure, nate dal mare e nel mare. E il mare, lo sappiamo, è traditore: è un elemento da rispettare, pregando che non diventi forza distruttrice. Ma è proprio lui a ricondurmi al teatro greco: il cunto, la narrazione orale secondo metriche greche, è il cuore della performance, in un’alternanza continua di chiaroscuri, come la vita, come il mare stesso, tra momenti di dolcezza e passaggi crudi. Il tappeto sonoro di Spitaleri restituisce dolcezza, poi arriva la mia voce rauca e graffiante che spezza l’incanto per risvegliare le coscienze. Proporremo anche tematiche leggere ma sempre al servizio di qualcosa di più profondo, e di un impegno sociale che non viene mai meno. Ci sono problemi impellenti a cui non possiamo voltare le spalle. E la favola si fa denuncia”.
Il Premio è patrocinato dal Parlamento Europeo, dalla Regione siciliana, dal Comune di Lampedusa e Linosa, dall’Università Kore di Enna, dalla Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025, dall’Ordine dei Giornalisti, dalla FNSI, da Assostampa Sicilia e Palermo.