Il Comitato PESARO: NO GNL interviene sull’esplosione di un distributore di gas liquefatto a Roma: “Non si abbassi la guardia sulla sicurezza”

L’esplosione di un distributore di GPL a Roma, avvenuta questa mattina, che ha causato 35 feriti e avrebbe potuto provocare una strage, riapre con forza il dibattito sulla sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante e sulla necessità di rispettare rigorosamente le normative che regolano l’insediamento di attività industriali pericolose e insalubri nei centri abitati. Un allarme particolare si è sollevato a Pesaro, dove la cittadinanza è inpegnata da mesi contro il progetto di un impianto di liquefazione del metano e dove sono già presenti, in prossimità delle case, strutture industriali pericolose.

Roberto Malini, attivista per i diritti umani e portavoce del Comitato PESARO: NO GNL, dichiara:

“Il disastro di Roma ci ricorda che la normativa sugli impianti industriali pericolosi esiste per tutelare le comunità e non può essere ignorata per favorire interessi industriali. Ci appelliamo ai Vigili del Fuoco, che hanno già dimostrato a Pesaro grande competenza e senso del dovere, affinché continuino a vigilare con coraggio sulla sicurezza della nostra città. Chiediamo all’ARPAM e all’AST di assumere con determinazione il ruolo di garanti della salute pubblica nelle Marche, affinché si applichino con rigore tutte le normative, dalla Seveso III al Testo Unico delle Leggi Sanitarie”.

Malini prosegue:

“Alle istituzioni locali e regionali rivolgiamo un invito chiaro: non si sottovalutino i rischi enormi legati a emissioni inquinanti, stoccaggi pericolosi e impianti a rischio di incidente rilevante. A quelle nazionali chiediamo di rivedere le semplificazioni e le disposizioni sulle distanze dall’abitato: la salute e la vita delle persone vanno messe al primo posto. Non si possono sacrificare aspetti sanitari, ambiente e sicurezza pubblica per semplificare percorsi autorizzativi o rendere più appetibili aree industriali. Lo abbiamo visto: anche un solo errore può costare vite umane. Ci sono leggi dell’Unione europee recepite dal nostro paese che non possono essere bypassate da modifiche ai regolamenti”.

Il Comitato PESARO: NO GNL sottolinea come l’episodio romano sia un monito da non ignorare, in particolare in una fase in cui – dopo la decadenza dell’autorizzazione all’impianto Fox Petroli – potrebbero essere avanzate nuove proposte progettuali.

“Siamo pronti a vigilare, a collaborare con le autorità competenti, a informare la cittadinanza. Non si può più fingere che questi progetti siano ‘a basso impatto’. I fatti, purtroppo, parlano da soli”.