
Piazza Armerina – Quattro comuni diversi, cinque siti differenti, 224 opere, tutto all’interno di un’unica area geografica: quella del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale. Questi i dati principali della mostra d’arte diffusa dal titolo Equus Inter Lumina con le sculture realizzate dall’ artista messicano Gustavo Aceves. L’esposizione internazionale, prodotta dalla società Renaissance srl e promossa dalla Regione Siciliana, dalla Direzione e dal Comitato Tecnico Scientifico del Parco Archeologico di Morgantina e Villa Romana del Casale, è curata da Vincenzo Sanfo e Nicola Barbatelli.
La rassegna, in programma dal 11 luglio al 31 dicembre 2025, ha il suo focus principale a Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con l’esposizione, tra le varie opere, dei monumentali cavalli dell’artista. Nello stesso Comune, a Palazzo Trigona, noto edificio storico del ‘600, sarà posta all’ingresso un’altra opera equestre maestosa e diverse sculture di Aceves, mentre il Comune di Aidone, accoglierà i cavalli di gesso bianco dell’artista, al Museo Archeologico di Aidone, dove è esposta anche la statua della Dea di Morgantina. Mentre Mazzarino e Pietraperzia saranno sede espositiva, a partire da fine luglio, ciascuno, di oltre 50 statue equestri bianche in gesso realizzate dall’artista. Tutti i Comuni, unitamente all’Assemblea Regionale Siciliana e all’Ambasciata del Messico in Italia, sono patrocinatori della kermesse.
Equus Inter Lumina fa parte del grande progetto internazionale di Aceves intitolato Lapidarium e che, dal 2014, si sviluppa in un percorso le cui tappe, sino ad ora, sono state: Berlino, Roma, Atene, Parigi, Pechino, San Pietroburgo e Città del Messico. Principale palcoscenico della mostra siciliana saranno gli ampi spazi esterni di Villa Romana del Casale, che ospiteranno 3 sculture equestri monumentali: Il Cavallo della vera Croce, Il Cavallo della Discordia ed Helios. Di giorno, illuminati dalla luce naturale, e di notte, illuminati da luci a LED collocate ad hoc per conferire una profondità scenografica, le opere di Aceves si offriranno allo sguardo dello spettatore cariche della loro bellezza e grandiosità.
Figure dolenti, strappate, vinte ma mai sconfitte, i cavalli di Aceves, metafore dell’esistenza umana e molto attuali nel loro simboleggiare la fatica della migrazione, sono presenti anche negli spazi interni della Villa, con il gruppo di 5 sculture in bronzo placcato oro e argento, e il gruppo di sculture di gesso bianco. Entrambi i gruppi di cavalli si pongono in ideale dialogo con quelli millenari rappresentati nei celebri mosaici pavimentali della Villa, fiere creature simbolo di maestosità, potenza e gloria terrena.
Oltre alla Villa Romana del Casale, ma sempre all’interno dell’area archeologica, altre 212 opere, cavalli in gesso scolpiti da Aceves, sono presenti nei centri abitati dei 4 Comuni presenti nel Parco di Morgantina. Ognuno di loro, infatti, ospita circa 50 opere, evocando un antico legame che unisce l’animale alla cultura popolare siciliana, tanto da esserne diventato il simbolo, insieme al carretto.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni, con orari differenti per ogni Comune. Villa Romana del Casale, sino al 21 settembre, sarà aperta anche la sera sino alle ore 24. Informazioni e prenotazioni: Tel.: (+39) 380 7841266. Mail: booking@renexhibitions.com. Sito: www.renexhibitions.com