TRIESTE ESTATE 2025 SI MOLTIPLICA IN NUOVI LUOGHI

Si moltiplicano gli eventi e soprattutto i luoghi che li ospitano: Trieste Estate 2025 saluta il mese di giugno con tre giornate dalla variegata programmazione, in suggestive location. Si inizia sabato 28 giugno (alle ore 17.00, ingresso libero) con “Cubismo sonoro”, evento musicale di Triesteclassica nell’ambito del Festival Triesteclassica Sintesie, nella cornice di Palazzo Vivante, un tempo dimora prestigiosa dell’alta borghesia triestina, è dal 1947 sede dell’Opera Figli del Popolo, associazione per l’assistenza e la formazione dei giovani.  In “Cubismo sonoro” la musica di Mozart viene scomposta, rendendola di più facile ascolto, grazie ai quattro musicisti (flauto, violino, viola e violoncello), impegnati a ricostruire l’Uno partendo dalla molteplicità di voci, suoni e colori nei “Nuovi Quartetti di Mozart”.

Doppio appuntamento con ShorTS International Film Festival, sabato 28 giugno, al Teatro Miela (alle 19.00, ingresso libero) per il Premio Prospettiva 2025 conferito a Francesco Gheghi, nel corso di una Masterclass aperta al pubblico, cui seguirà la proiezione del cortometraggio “La Buona Condotta”. Alle 21.15 (ingresso libero), al Giardino Pubblico Muzio de Tommasini – luogo legato al romanzo “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo e realizzato tra il 1854 e il 1864 su terreni acquistati dal Comune di Trieste dalle monache benedettine – l’Associazione Maremetraggio inaugura il Festival con la proiezione dei corti in concorso della Sezione ShorTS Express (in caso di maltempo la proiezione verrà spostata al teatro Miela).

Continua con successo, al giardino del Museo Sartorio, la rassegna Let’s Play: sabato 28 giugno (alle 21.00 a pagamento) è in programma “Chevap.Chef”, uno spettacolo in lingua slovena con sovratitoli in italiano, prodotto da Slovensko Stalno Gledališče – Teatro Stabile Sloveno, sull’origine dei čevapčiči, con protagonista uno dei migliori chef al mondo. Da un’idea di Sabrina Morena, Martin Lissiach, Eva Mauri e Franko Korošec. Video di Antonio Giacomin. Con Franko Korošec e con la partecipazione di Eva Maver, Danijel Malalan, Svetlana Slapšak, Ervin Hladnik Milharčič, Vesna Guštin, Aleksandar Mitić, Mohamed Elemam, Jessica Brezar, Sabaheta Hadžiavdić, Andrea Vasilica Dau, Alexandros Delithanassis, Sarvenaz Forghani..

Domenica 29 giugno si apre nel segno della musica, con “Natura Tactile” (alle ore 11.30, ingresso libero) al Museo Teatrale Carlo Schmidl, nel quale è documentata la vita del teatro e della musica a Trieste dal Settecento ai nostri giorni. Un concerto, anzi una meditazione, a occhi chiusi o aperti, per immergersi nella musica dal forte potere evocativo, così come gli elementi naturali che impariamo a conoscere sin da bambini. “Natura Tactile”, una produzione di TriesteClassica, vuole offrire uno spunto di riflessione sul personale rapporto che l’ascoltatore ha con il mondo che lo circonda e i suoi elementi naturali, e lo fa stimolando, oltre alla dimensione sonora, quella tattile.

Doppio appuntamento con ShorTS International Film Festival, domenica 29 giugno, alla Sala Xenia (alle 16.00) con ShorTS Immersive e al Giardino Pubblico Muzio de Tommasini (alle 21.15), con la prima giornata della sezione Maremetraggio (entrambi a ingresso libero).

L’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi ospita (alle 19.30, ingresso libero) “Dipingendo, Musica”, un evento musicale di TriesteClassica, che vuole creare un dialogo profondo tra percezioni e suggestioni artistiche, sensibilizzando il pubblico al valore della diversità, trasformando una limitazione sensoriale in una ricchezza condivisa. La sinestesia viene sperimentata attraverso i ricordi visivi evocati dal suono: ogni segmento musicale si ispira, infatti, a un’opera pittorica rappresentativa di un’epoca, accostata a testi storici o poetici e a musiche scelte per stimolare una percezione fluida e soggettiva delle opere.

Let’s Play propone al giardino del Museo Sartorio (alle 21.00, a pagamento) “Rosada!” spettacolo, in lingua italiana e friulana, che indaga – attraverso le “Poesie a Casarsa” di Pier Paolo Pasolini – il nesso tra la parola e la sua necessità di essere tramandata, trascritta, salvata e ragiona sui confini tra terra e lingua, tra appartenenza e distacco, tra mondo contadino e letteratura. Da un’idea di Caraboa Teatro, drammaturgia e regia di Gioia Battista. Con Nicola Ciaffoni e Elsa Martin, con l’amichevole contributo di Bruno Pizzul. Sonorizzazioni e musiche di Giulio Ragno Favero, consulenza linguistica Flavio Santi, luci Stefano Bragagnolo, suolo Carlo Gris. Una produzione Teatri Stabil Furlan in collaborazione con ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane e/in Mittelfest2022.

Torna infine domenica 29 giugno (alle ore 21.15, a pagamento) la grande opera nel Cortile delle Milizie del Castello di San Giusto con “Tosca” di Giacomo Puccini, una nuova produzione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi appositamente disegnata per questo spazio architettonico così storicamente connotato, con un nuovo assetto tecnico che pone l’opera all’aperto di Trieste in linea con le grandi realtà internazionali e un cast di assoluto pregio, guidato sul podio da Enrico Calesso e con la regia di Stefania Panighini, attenta interprete della tradizione in chiave rinnovata. Le scene sono di Nicolò Cristiano. Sul palco voci di primissimo piano internazionale, come l’eccellente soprano russo Elena Pankratova, sin dal suo debutto ospite dei teatri più prestigiosi; quindi, Fabio Sartori, una delle voci tenorili di maggiore pregio e solidità, e Ambrogio Maestri, vera colonna portante del canto italiano nel mondo. Completano il cast il giovane basso baritono William Corrò, il solidissimo basso Abramo Rosalen, il tenore palermitano formatosi a Trieste Andrea Schifaudo, infine il basso Francesco Auriemma, reduce da una bellissima stagione tra Trieste e l’Opera di Roma, per una Tosca di grande statura in sua ogni singola parte.

 

Si ricordando, ancora, gli eventi organizzati da Hangar Teatri per Trieste Estate Fuoricentro, sabato 28 giugno a Santa Croce e Prosecco e domenica 29 giugno ad Altura.

 

Il mese si chiude lunedì 30 giugno con ulteriori appuntamenti del ShorTS International Film Festival (alle 16.00 alla Sala Xenia, alle 19.00 al Teatro Miela e alle 21.15 al Giardino Pubblico Muzio de Tommasini, tutti a ingresso libero) e con il concerto “Stauffer Cello Quartet” al giardino del Museo Sartorio (alle 21.00, a pagamento), organizzato dalla Società dei Concerti nell’ambito del festival Musica con Vista del Comitato A sMUR (in caso di maltempo il concerto si terrà al Teatro dei Fabbri).

La rassegna Trieste Estate è organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia e dell’Assessorato alle Politiche del Territorio, il supporto di PromoTurismoFVG e la collaborazione del Trieste Convention & Visitors Bureau.

I NUOVI LUOGHI DI TRIESTE ESTATE 2025

 

Palazzo Vivante
Eretto tra il 1842 e il 1844 su progetto di Domenico Corti, il palazzo fu trasformato in abitazione da Fortunato Vivamte (Direttore Banca Union, Consigliere del “Lloyd Austriaco” e delle “Assicurazioni Generali”), affidando lo studio del progetto all’arch. Rudolf Dick di Vienna (progettista del Museo egizio del Cairo) e l’esecuzione dei lavori all’ing. Arturo Ziffer di Trieste. Tali lavori, compiuti tra il 1906 e il 1908, determinarono notevoli cambiamenti nella struttura abitativa dell’edificio, conferendogli l’aspetto tuttora esistente relativamente alla facciata, di stile neoclassico, ed al percorso di rappresentanza.

Notevole la scenografia del doppio scalone, “che rende omaggio ad un barocco contenuto entro la misura classica e con espliciti riferimenti all’architettura michelangiolesca negli archi ribassati e gli scalini ellittici delle rampe di collegamento con l’atrio” (Franco Firmiani).

 

Giardino Pubblico Muzio de Tommasini

Denominato nel linguaggio comune Giardino Pubblico, nell’intenzione originaria doveva ospitare una chiesa e alcuni edifici residenziali, ma il progetto non trovò attuazione e Muzio de Tommasini, podestà di Trieste, decise per la realizzazione del parco. Nella parte alta si trovano l’edificio giù destinato a caffetteria e il gazebo per i concerti, mentre nella parte bassa più recente, sono collocate le sculture erette in onore dei cittadini illustri nel campo della cultura. L’area verde, cui si accede attraverso sette entrate, è ampia (30.000 mq.) e pianeggiante, con un alto valore paesaggistico: oltre 350 sono gli esemplari arborei di grandi dimensioni tra cui spiccano platani, olmi, ippocastani e querce, accompagnati da specie esotiche, quali cedri, araucaria, gynkgo e koelreuteria. Anche il patrimonio arbustivo è molto ricco con aiuole costituite da bosso, alloro, ligustro, viburno, pittosporo, aucuba, tasso e agrifoglio.

 

Museo Teatrale Carlo Schmidl
Fondato da Carlo Schmidl nel culto delle memorie di palcoscenico con la lungimirante donazione della sua Raccolta storico-musicale, il Civico Museo Teatrale documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal Settecento ai nostri giorni. Manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, strumenti musicali, cimeli, fondi archivistici e manoscritti autografi costituiscono l’ossatura di un teatro delle memoria che da quasi un secolo incrementa le sue collezioni nello spirito del fondatore.

 

Castello di San Giusto
Il Castello di San Giusto si erge sul colle che domina Trieste, il suo golfo e il suo entroterra. La costruzione della fortezza, voluta dagli imperatori d’Austria – cui nel 1382 la città aveva affidato le proprie sorti – per proteggere e controllare la città e per dare alloggio al Capitano imperiale, si protrasse dal 1468 al 1636. L’edificazione ebbe inizio con la Casa del Capitano, successivamente inglobata in una fortezza triangolare munita ai tre vertici di bastioni, di diversa forma perché man mano aggiornati sulle più moderne tecniche belliche e difensive: il Bastione Rotondo o Veneto del 1508-1509; il Bastione Lalio o Hoyos, dalla forma poligonale, del 1553-1557; il Bastione Fiorito o Pomis, triangolare, completato nel 1636.