
Dopo mesi di approfondimenti tecnici, azioni civili e appelli a livello nazionale ed europeo, si delinea un futuro di maggiore tutela per l’area industriale della Tombaccia a Pesaro. Il progetto di impianto di liquefazione del gas metano (GNL), promosso dalla società Fox Petroli, appare ormai sospeso.
Una svolta importante è arrivata con il parere negativo del Comando dei Vigili del Fuoco di Pesaro, condiviso dal Comitato Tecnico Regionale, e con l’apertura di una procedura di indagine da parte della Commissione europea, promossa anche grazie all’impegno dell’europarlamentare Carola Rackete e di altri rappresentanti istituzionali sensibili ai temi ambientali e alla salute pubblica.
Ma un ulteriore elemento di rilievo è giunto in questi giorni con la nota ufficiale del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), in risposta a un esposto presentato dal Comitato PESARO: NO GNL. Nel documento, il Ministero ha trasmesso all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) la segnalazione firmata da Roberto Malini e Lisetta Sperindei, chiedendo di verificare se le condizioni del sito Fox Petroli siano riconducibili a “fattispecie di danno ambientale o minaccia di danno ambientale”, ai sensi del D.Lgs. 152/2006. L’ISPRA è stata incaricata anche di valutare l’eventuale necessità di misure di riparazione e bonifica.
“Il nostro Comitato – dichiarano Roberto Malini e Lisetta Sperindei – mantiene un dialogo costante con le istituzioni nazionali e internazionali, cui fornisce documentazione tecnica, osservazioni giuridiche e aggiornamenti continui. Siamo lieti che il MASE abbia preso in carico il nostro esposto e lo abbia inoltrato a ISPRA, coinvolgendo così il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale. Questo passo conferma l’importanza del lavoro civico in difesa del territorio”.
Il Comitato ribadisce il proprio impegno per l’abbandono definitivo del progetto industriale, la messa in sicurezza dell’area ex Fox Petroli, la sua bonifica integrale e la valorizzazione naturalistica e sostenibile dell’area, che si colloca a ridosso dell’oasi fluviale del Foglia.
“L’obiettivo – spiegano ancora Malini e Sperindei – non è solo fermare un impianto pericoloso e insalubre, ma restituire ai cittadini un’area verde rigenerata, salubre, simbolo di una nuova visione di città fondata sull’ambiente, la salute e la sostenibilità”.
Il Comitato PESARO: NO GNL continuerà a vigilare, collaborare con le autorità competenti e promuovere iniziative di informazione e partecipazione civile. È un momento cruciale: il futuro del territorio è ancora nelle mani di chi lo abita, lo difende e lo immagina.